madagascar

08 Ago

Madagascar/ Come formare due “serviziociviliste”

di Marita Fontichiari e Francesca Adamoli Lo statuto del Servizio Civilista richiede due settimane di formazione generale e otto moduli di formazione specifica, il tutto contornato da una burocrazia che farebbe invidia a qualsiasi ufficio passaporti italiano. Ma chi decide di mettersi al servizio dello Stato italiano e partire per 11 mesi all’estero di cosa ha veramente bisogno? Ce lo siamo chieste spesso in questo primo mese di attività e sebbene un’infarinatura teorica sia necessaria, non sono stati i power point ad averci...

07 Lug

Madagascar/ Viaggio nel mondo perduto

di Maria Grazia Madrau Da diversi giorni mi chiedo come si possa raccontare un’esperienza del genere senza annoiare o finire per essere scontati, questo aspetto è venuto fuori più volte nel confronto col gruppo di colleghi durante la nostra permanenza in Madagascar e ora che ho davanti a me un foglio bianco questa domanda mi risuona ancora più forte nella testa. Proverò a scrivere di questo viaggio di crescita, illusione e disillusione, consapevole che forse non renderà perfettamente l’idea di quello...

19 Mag

Storia di un gemellaggio

Relazione di Barbara Corazza, Servizio Civile in Madagascar A partire da gennaio 2023 ha preso piede il gemellaggio tra le scuole dell’infanzia “A.P.E.” (Ambalakilonga pour les enfants) di Fianarantsoa e “Cantastorie” di Latina, ponendo particolare attenzione sui seguenti ambiti tematici: a) la conoscenza e il rispetto dell’ambiente e b) il riciclo e il riuso del materiale organico e inorganico. I soggetti coinvolti sono stati tutti i bambini e le bambine delle scuole dell’infanzia (dai 3 ai 5 anni), accompagnati in ciascuna...

13 Feb

Madagascar /La settimana ad Ambalakilonga

di Barbara Corazza Sveglia ore 5.30? Solo quando vado a correre nel campetto della comunità. Oramai l’orologio biologico ha preso il sopravvento e non ne vuole sapere di ritardare, sennonché di fronte ai momenti di acciacchi della gioventù collezionati in questi mesi. Nel bagno per una veloce pulizia del viso consigliata da L., un’educatrice senza frontiere passata di qui ad agosto, e un vestirsi a cipolla per ogni evenienza climatica della giornata. Faccio poi una colazione abbondante per iniziare bene la giornata e verso le...

18 Gen

Madagascar/ Io sono quello che faccio

di Simone Porciatti Come si può raccontare una crescita? Questo per me non è stato un semplice viaggio, e neanche una vacanza, non so bene come descriverlo, l’unica sensazione che ho è che è stato talmente intenso e pieno di emozioni e sensazioni che mi sembra di aver viaggiato per molto più di un mese. Ogni giorno era  un costante mettersi in gioco te e le tue carte, i tuoi dubbi e le tue sicurezze. Il gruppo è stato frutto di...

30 Dic

Madagascar/ Ti volevo raccontare…

di Karin Laura Guariso …che ho sempre voluto vivere un’esperienza come questa e condividere spazi e tempo con persone nuove e diverse ma che in qualche modo diventano simili nel desiderio di sperimentarsi. Ti volevo raccontare che non è stato facile all’inizio. Arrivare qui e non trovare il mondo delle favole ma uno immerso nella povertà mi ha colpita, faticare nella comunicazione mi ha affaticata o non avere sempre modo di contattare i miei affetti mi ha rattristita. Però ti volevo anche raccontare che...

14 Dic

Madagascar/ Cara Ambalakilonga

di Barbara Corazza (servizio civile in Madagascar) Cara Ambalakilonga, ti volevo raccontare di quella volta che decisi di candidarmi per il servizio civile universale nel tuo paese d’origine: il Madagascar. Era gennaio 2021. Pronta a posticipare l’esame di laurea quinquennale di un anno. Gli eventi, alla fine, mi hanno riservato parecchie sorprese: ho concluso il percorso universitario “malaki laki” (dal malgascio “veloce veloce”) e poco dopo ho deciso di partecipare alla formazione di Educatori senza frontiere, l’associazione che ti gestisce da circa vent’anni, anche...

08 Dic

Ambalakilonga, la città dei ragazzi

Di Federica Mazzilli Ore 18:30. La cloche risuona in tutta Ambalakilonga.È un richiamo. La giornata è quasi giunta al termine e noi ci ritroviamo tutti in cerchio.È bello guardarsi negli occhi. È bello starsi accanto. È il nostro appuntamento quotidiano ed è un po’ come dirsi “Siamo a casa, ci siamo tutti”. La voce di uno dei ragazzi, a turno, intona l’inizio di questo canto, quelle degli altri lo seguono e si alternano donandogli sfumature. Il djembe ne scandisce ed intensifica il...