ESF, Ambalakilonga – Madagascar

“Ogni ragazzo per diventare autentico durante l’adolescenza deve sentirsi a casa sua, non in strutture artificiali”

Ambalakilonga

La comunità educativa si trova a Fianarantsoa, al centro del Madagascar.

“Izay mitambatra vato, izay misaraka fasika” ... “Chi si unisce è come la roccia, chi si separa è come la sabbia”

La comunità educativa “Ambalakilonga” nasce dall’esigenza di rispondere operativamente al disagio di molti giovani della città e della regione di Fianarantsoa, nel centro-sud del Madagascar, e da altre città e villaggi del Madagascar.

Ambalakilonga è una comunità per 40 ragazzi che vengono dalla strada, dall’orfanotrofio, da situazioni di povertà e abbandono, che studiano, vanno all’Università.

Ambalakilonga, i suoi educatori, i ragazzi e i volontari, nella periferia nord di Fianarantsoa, cercano ogni giorno, attraverso l’educazione e la formazione, di tenere alta la tensione verso una prospettiva migliore, un cammino fatto insieme, educatori e ragazzi, sostenuti da Educatori senza Frontiere, ramo internazionale della Fondazione Exodus di don Antonio Mazzi.

Ambalakilonga è un luogo dove ad oggi ci sono 150 bambini dei villaggi vicini che frequentano la scuola per l’educazione di base e che se avranno la fortuna di approdare alle scuole della città, vanteranno una preparazione più adeguata.

Il video di Ambalakilonga - ESF

“Avamposto, dispensario e scuola”

Ambalakilonga è un avamposto per molti giovani italiani che fanno esperienze educative importanti, perché la realtà povera che incontrano possa cambiare il loro punto di vista e riordinare le loro priorità;

Ambalakilonga è un piccolo dispensario dove, ogni giorno, donne, anziani, bambini ed adulti, che arrivano dai villaggi vicini e dalla periferia della città, trovano le cure e le medicine di cui hanno bisogno.

Ambalakilonga sarà una scuola per educatori, perché non siamo mai venuti meno ai nostri principi per i quali l’educazione è riscatto per guardare ad una vita migliore.

La nostra sede in Madagascar si trova a Fianarantsoa dove è collocata l’Associazione Ambalakilonga onlus.
Ekar ambalakilonga b.p. 1354 Ankofafalahy 301 Fianarantsoa

Vogliamo che Ambalakilonga diventi sempre più una “casa” ...

Un ambiente in cui ogni momento della giornata e l’organizzazione degli spazi siano importanti. Questa non deve ridursi a un offerta istituzionale ma presentarsi come spazio dell’accoglienza, della famiglia, luogo in cui non ci si nasconde, luogo della parola vera e semplice.

`` Il ragazzo deve poter trovare un clima fatto di cordialità, capacità di incontro, confidenza, fiducia, amicizia, presenza rispettosa ed amorevole che gli permetta di crescere bene, in un ambiente positivo. ``

Il rapporto stabile con l’educatore favorisce un reale processo di cambiamento nel minore, avviandolo alla maturità. Ciò comporta una linea educativa attenta al singolo, possibile solo in una struttura familiare, che possa garantire una presenza attiva, vigile, discreta ed arricchente, che diventa capacità d’incontro, di ascolto, di dialogo, occasione di confronto sereno e di condivisione. Gli educatori stanno fraternamente in mezzo ai ragazzi, con una presenza attiva ed amichevole, che favorisce e promuove ogni loro iniziativa per crescere nel bene. Li accolgono con attenzione e li incoraggiano a superare i condizionamenti e a realizzarsi condividendo il loro percorso verso l’autonomia e la libertà.

A guidare il cammino educativo non sono le norme disciplinari pur necessarie per una sana convivenza, ma …

Fiducia

L’educatore ha il compito e la responsabilità di guidare con amore, orientare con fermezza e regolamentare con autorevolezza, senza scadere in faciloneria, superficialità e permessivismo e di essere incondizionatamente disponibile ed accogliente.

Rispetto

La Comunità è organizzata privilegiando l’impegno formativo e scolastico e scandito in diversi momenti della vita quotidiana, fatti di studio, sport, attività lavorative e di condivisione, attività creative e tempo libero.

Durante l’anno gli educatori e i ragazzi vivono anche momenti educativi itineranti come i cammini e straordinariamente le carovane.

Affetto reciproco

Le attività proposte vogliono rappresentare luoghi in cui il clima fra i ragazzi consenta di vivere serenamente alcune dimensioni tipiche dell’adolescenza (amicizia, avventura, innamoramento, impegno, volontariato, rapporto con gli adulti).

Nella gestione delle attività si dà preferenza all’uso di mezzi poveri, in uno stile semplice in cui anche la precarietà diventa un modo di essere e di vivere.

Scarica la nostra brochure

Informati e approfondisci le tue conoscenze sulle attività, la mission e i valori promossi da Educatori senza Frontiere.

Persone coinvolte

Pazienti curati

Bambini alfabetizzati

Volontari impegnati

Progetti e attività in Madagascar

Educatori senza Frontiere è partner di N.A.D.I.A. Onlus nel progetto “L’Africa del Domani 2022” finanziato dalla Commissione per le Adozioni Internazionali, che interviene su 4 paesi dell’africa orientale: Burundi, Etiopia, Tanzania e Madagascar.

Avviato lo scorso 2 dicembre 2023, il progetto ha come obiettivo generale quello di contrastare il fenomeno dell’abbandono attraverso la promozione della tutela dei diritti dei bambini contrastando forme di sfruttamento e lavoro minorile, fornendo adeguata alimentazione e la possibilità, per i giovani tossicodipendenti, di intraprendere percorsi di cura e re-inserimento.

In particolare, a Fianarantsoa in Madagascar, ESF mira da una parte, a rafforzare il dialogo tra cittadini, comunità e istituzioni locali/nazionali sulla protezione dell’infanzia, il lavoro minorile, lo sfruttamento e i loro legami con l’abbandono e la mobilità minorile e dall’altra ad aumentare le opportunità di formazione nel lavoro educativo e sociale.

Per raggiungere questi obiettivi, nei 18 mesi previsti, si lavorerà a:

  • rafforzare i meccanismi di coordinamento e di capacity building delle associazioni membro della Piattaforma MIARO attraverso una fitta proposta formativa e lo scambio di buone prassi;
  • realizzare uno studio sul fenomeno del lavoro domestico minorile;
  • organizzare sessioni di formazioni winter/summer per educatori ed operatori sociali;
  • finanziare borse di tirocinio per educatori ed operatori sociali in formazione;
  • implementare una rete di relais piattaforma – scuola.
Segui l’avanzamento del progetto sul sito ufficiale …

Il Sostegno a Distanza con Educatori senza Frontiere non è rivolto ad un bambino o bambina in particolare ma ad una comunità di bambini e adolescenti che crescono nel loro ambiente, secondo le tradizioni del loro paese, seguiti da educatori preparati.

Con il SAD vogliamo combattere le forme di povertà garantendo una vita dignitosa attraverso percorsi educativi, formazione scolastica e cure mediche, alimentazione adeguata ai bambini e agli adolescenti che si trovano in situazioni di grave disagio e marginalità sociale.

Scopri di più sul progetto SaD

L’unica regola del viaggio è: non tornare come sei partito. Torna diverso.

(Anne Carson)

Chi sceglie di fare un viaggio “responsabile” sceglie inevitabilmente di tornare a casa diverso, con un bagaglio più ricco ma non di souvenir qualsiasi, ma di incontri, di storie e di realtà. Sceglie di partecipare in modo solidale, al sostegno economico delle realtà che si visitano, incontrare le popolazioni locali, comprendere la complessità delle azioni di sviluppo direttamente sul campo, vedere con i propri occhi un mondo che invita a riflettere e, perché no, un domani ad agire.

Sempre più amici dell’Associazione e turisti desiderano visitare il Madagascar, per apprezzarne le bellezze naturali e per cercare un incontro vero con gli uomini e le donne della meravigliosa Isola Rossa.

Ecco perché è nato il Progetto di Turismo Responsabile. MIARADIA, in lingua malgascia significa “camminiamo insieme”: un appartamento creato per accogliere tutti quei turisti alla ricerca di un “viaggio differente”.

Scopri di più sul Turismo Responsabile

Sono più di 60 le donne prigioniere nel carcere di Fianarantsoa. La struttura penitenziaria della città distingue tra settore maschile, femminile e minorile.

Uno dei problemi più complessi che colpisce questo carcere è il sovraffollamento. Nell’istituto penitenziario di Fianarantsoa, infatti, il numero di detenuti previsto è di 290 unità, ma ad oggi i detenuti reclusi sono più di 800 la maggior parte dei quali in attesa di giudizio.

L’esperienza di Educatori senza frontiere con le donne detenute, rappresenta un alternativa concreta all’inattività, e un’occasione di formazione e di reinserimento sociale.

Scopri di più sul progetto Donne in carcere

Il nostro diario itinerante …

Leggi il nostro Blog …

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Dicono di noi ...

Alcune recensioni scritte dai nostri volontari sulla loro esperienza in ESF.