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02 Nov

Madagascar/ Mi lego a voi

di Francesca Adamoli Il cielo è nuvoloso, mi sistemo la sciarpa per non prendere troppo freddo. Saliamo in cucina per preparare la colazione al gruppo, come sempre c’è Bianca ad accoglierci: “avete dormito bene?”. Chiara racconta i suoi mille sogni; io non sogno, dormo … dopo 9 ore di sonno avrei dormito anche quelle dell’insonne Bianca. Adesso dolci note riempiono la cucina: il caffè che sale nella moka, gli altri compagni di viaggio che si siedono al tavolo, lo sgranocchiare delle fette...

20 Ott

Madagascar/ “Mora Mora”

di Simone Torge PIANO PIANO – MORA MORA: DOVE ALTRO DEVI ANDARE? “Mora-Mora”, probabilmente una delle prime espressioni che impara chi arriva in Madagascar: vuol dire “piano piano” ( la “o” si legge “u” qui). È la prima espressione che ho imparato ad Ambalakilonga e, tra tutte, quella che mi riporto nel cuore dopo il viaggio. Un viaggio teso ad apprezzare la cura nelle cose ed il tempo nel suo scorrere in mezzo alle (tante) attività da realizzare. Sì, perché le cose qui...

13 Ott

Cammino di Santiago/ Ritornare

di Matteo Sciacca “Quale vecchio noi è morto e quale sopravviverà al ritorno?” Ho trovato queste parole in uno di quei bar rigonfi di persone che trovi sulla strada per Santiago. Inaspettato era il luogo dove trovarle, ed inaspettate quelle parole rimbalzano nella mia testa. In effetti, a pensarci bene, quello che è capitato durante il viaggio è tutto tranne che atteso, tutto tranne che prevedibile. Imprevedibili sono reazioni del nostro corpo al tanto camminare; imprevedibile è il nostro stato d’animo di fronte alla...

09 Ott

Madagascar/ Un thè in terra straniera

di Caterina Viscanti Un viaggio infinito mi ha portata lontano, ed un semplice sorriso mi fa fatto risentire a casa. Io per loro una semplice “wahaza”. Loro per me gocce di felicità. Ambalakilonga, ad un emisfero di distanza, un luogo differente, ma una magia pervade questo luogo, forse rilasciata dalle bouganville, o forse semplicemente la magia di chi ha lasciato le proprie impronte, come gli educatori, i volontari, e i ragazzi che ti chiamano “mpanabe”. Conseguenza della condivisione, del gioco, del ritmo,...

02 Ott

Madagascar/ Una meravigliosa danza

di Fiorella Bartolomucci Come si racconta un viaggio? Ci vuole poesia, ma ci vuole anche concretezza. Ci vuole cuore, ma ci vuole anche la parte della razionalità. Ci vogliono le immagini, ma necessita anche di parole. Il racconto di un viaggio è cosa grossa. Il racconto di un viaggio Esf è cosa complessa. Il racconto del viaggio Esf in Madagascar è cosa assai grossa e complessa. Facciamo così, io comincio con il Prequel, poi i miei compagni di viaggio aggiungeranno il resto: “Fiore ti va di fare la tutor...

25 Set

Isola d’Elba/ Quel porto sicuro

di Silvia Mirenghi Di sicuro il 10 agosto per me c’era solo la destinazione. Già nei giorni antecedenti alla partenza una serie di emozioni contrastanti si affastellavano nella mia mente.Lo zaino era pronto, pensavo di non aver dimenticato niente ma era carico, molto carico.Ad aumentarne il volume non erano certo magliette, pantaloncini, prodotti cosmetici o altro: ciò che pesava davvero era il timore di non farcela.Se almeno lo avessi razionalizzato mi sarei lasciata alle spalle le mie insicurezze e sarei partita...

23 Set

Madagascar/ La magia del cancello blu

di Chiara Ferretti 4 giorni. Il tempo per arrivare da Firenze ad Ambalakilonga, in Madagascar. Un viaggio lungo e faticoso, ma se mi chiedessero di ripartire domani, correrei a fare le valigie. Sì, perché quando si viaggia con ESF si ha la possibilità di incrociare sguardi timidi e sorrisi grandi che ti riempiono il cuore, di ridere a crepapelle in ogni momento della giornata ma anche di piangere e commuoverti per qualsiasi emozione provata, di conoscere persone con un’anima pura, di confrontarti...

22 Set

Isola d’Elba/ L’isola nell’isola

di Marzia Inzeo La Mammoletta è un’isola nell’isola. È uno spazio immerso nel verde, dove, se lo si percorre fino in fondo, gli alberi si fanno sempre più grandi e folti, come a volerlo proteggere dal mondo fuori. Qui il tempo è condensato, anche se i giorni passano in fretta. Alla Mammoletta si sta insieme ventiquattro ore su ventiquattro. Ogni giornata è scandita da momenti di condivisione a tavola, momenti dedicati alle attività, serate di giochi e divertimento in Anfiteatro, momenti di pausa...