di Sara Cofani

Qualunque cosa sogni d’intraprendere, cominciala. L’audacia ha del genio, del potere, della magia”.

 

E’ stato un attimo leggerla e pensare di scrivere a Voi, futuri Senza Frontiere.
Lo so che non è facile far conciliare tutto: il lavoro, la famiglia, gli amici, le feste, i problemi quotidiani. Ma la vita è un po’ questo: un movimento continuo fra cose che fioriscono ed altre che appassiscono e vanno via, per lasciare spazio al Nuovo.

Ci prepariamo sempre, ognuno a modo suo, ad un passaggio, ad un cambiamento. Eppure, il cambiamento, non è sempre facile da accogliere: resistenze, nuovi e vecchi dolori, paura di non essere all’altezza o che non faccia per noi. Apprezzo e ammiro chi ci prova, con ogni mezzo a disposizione, a cambiare ed apprezzo ed ammiro chi lo sa fare in silenzio, dentro e fuori, e fa sì che da quel silenzio nascano delle cose: immagini, segnali, storie; da condividere poi.
Da bambina ero felice quando mia mamma allungava la tavola dove avremmo mangiato, perché questo era il segno tangibile che sarebbe arrivato qualcuno a condividere un momento di gioia con noi. Le piccole cose quotidiane sono quelle che più mi stupiscono, la realtà degli eventi minuti è la loro grazia, quella che ci fa dire “ci vedremo presto, sono stato proprio bene”.
Ringraziateli spesso questi momenti quando li vivete, abbracciateli molto forte.

Perché poi il tempo passa e le tavolate cambiano.

Ma dal 2013 qualcosa è di nuovo cambiato: ho incrociato volti e storie, quasi impossibili da raccontare, ho lasciato il mio numero di telefono a tanti ed ho ringraziato con tutto l’amore che potevo.
Dal 2013 mi sono sentita, dopo molto tempo, quella bambina felice che aiutava ad allungare la tavola; pronta ad accogliere la novità fatta persona.

Sento la vostra cara presenza come una carezza ed un invito a fare sempre meglio e ad usare sempre meglio, nei limiti del mio possibile, quel piccolo talento che ho avuto in sorte e che sto coltivando con costanza ed ostinazione.

Auguro a tutti voi che passerete di qui, la pazienza, l’attenzione e la cura che sono necessarie a coltivare quell’animo ancora bambino di cui abbiamo sempre bisogno, quello che ci faceva allungare la tavola con entusiasmo; per poi esser pronti ad alimentare i vostri talenti, piccoli o grandi che siano, per farli crescere prima dentro di voi e poi fuori, nel mondo, insieme agli altri.

 

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