città invisibili

25 Dic

La città della pace

di don Antonio MazziPer caso una notte mi trovai a girovagare nei cieli dentro ad un aquilone. E da lassù la terra era molto bella: laghi, foreste, città, montagne, mari, villaggi. Tutto era infinitamente bello! Senonché, ad un certo punto, vidi una cosa strana, non solo io ma anche il mio aquilone, che mi strattonò tra una nuvola e l’altra. Cos’era questa cosa? Tra due file di colline, si distendeva una cittadina, di circa settantamila abitanti (così dai miei calcoli)...

24 Dic

La città delle scarpe (degli altri)

di Cristina MazzaC’è un posto da qualche parte, che proprio non so dirvi, amici mieiE’ una piccola città, un agglomerato di casine di fango e di tetti di paglia, che tutte insieme formano una piccolissima città, e che se fosse illuminata sarebbe davvero un bellissimo presepe.Ci si arriva da una strada dritta dritta, lunga lunga, tutta buche, che se solo ne prendi una, ruzzoli per terra per metri e metri.Ogni tanto una gallina l’attraversa e un bimbetto che decide di...

22 Dic

La città delle parole sussurrate

di Silvia MoriciEsiste una città dove il vento abbraccia i cuori delle persone e culla le loro parole.Le persone sussurrano, senza fare rumore.Sono parole leggere, che vengono custodite in piccole scatole.Sono ricordi,sono frammenti,sono volti o testi di canzoni,sono mani o piedi che camminano,sono un dolce “ti voglio bene” oun “ti posso abbracciare?”.Sono parole, né troppo lunghe, né troppo corte.Sono fuori dal tempo.Sono leggere come una carezza e forti come una stretta di mano.L’importante è chiudere gli occhi e mettere i...

21 Dic

La città dei sogni perduti

di Chiara FarmehiniBi-bip, bi-bip, bi-bipValentina lentamente apre gli occhi sentendo lo sgradevole suono della sveglia che, tutte le mattine, interrompe il suo lungo sonno senza sogni.È quasi un anno ormai che le sue notti sono completamente buie, senza ricordi. Prima di trasferirsi nella grande città, non faceva così fatica ad alzarsi la mattina e le sue notti non rimanevano buie a lungo. Appena socchiusi gli occhi, arrivavano a farle compagnie piogge che profumavano di aghi di pino, neve al sapore...

20 Dic

La città che si racconta

A cura di Elisa GuidottiLa città che si racconta La nostra città, che è fatta dalle cose che odio, dalle cose che amo. È solo amare, siamo le relazioni che viviamo. La nostra città, racconta il tragitto per andare a scuola, per allenarsi. La nostra città, è quello che c’era vicino a casa mia. Racconta i miei sogni, l’NBA e la mia scuola. Le mie passioni. La nostra città, è una cucina dove poter stare tutti insieme intorno a un tavolo, è un piccolo paesaggio, con alberi e montagne. La nostra città, siamo noi con...

19 Dic

Dove sono, le città invisibili?

di Giulia MonacoLe iridi cangianti, le pupille dilatate, ciglia che sbattono ripetutamente. L’asciugamani del mare sventola al sole assieme a una grossa tovaglia rossa. Marciapiedi, l’acqua mossa, in tempesta, il Sud, il Sud America, l’acqua cheta, lei ribolle. Le persone che corrono per riuscire a prendere il tram, i cappottini verde petrolio, i baschi. Gli scheletri di una casa lasciati in rovina. Un dondolo, il liceo e i suoi corridoi, il bar sotto casa, le pagine delle dispense universitarie, quelle...

18 Dic

La città dai mille colori (e più)

di Chiara FerrettiNella città dai mille colori (e più)troviamo persone gialle, verdi e blu.Non solo di tutte le sfumature possibili,ma anche di forme e grandezze incredibili! Le case sono grandi e piccole,per accogliere sempre, tutte le combriccole.I parchi sono pieni di fiori,le strade di viandanti, artisti e sognatori.Tutti passeggiano e mangiano insieme,mano nella mano superando sfide estreme.Le strade continuamente in festa,pronte a celebrare chi parte e chi resta.Ma perché la città è multicolore?Perchè Chiunque qui può vivere senza timore.Le persone sono...

15 Dic

Felgrai, la città dei muri

di David PerfettiIl re della Città delle Cose Reali mi disse che Felgrai si poteva raggiungere solo attraverso le nuvole, senza aggiungere nient’altro.Con fiducia e rispetto mi misi in volo, sulla mongolfiera donatami, seguendo le correnti del caldo libeccio, tipico di quella stagione. Dopo tre giorni e tre notti intravidi da lontano, volgendo gli occhi in basso, un esteso territorio completamente circondato da altissime mura. Queste, non definivano solo i confini, ma tracciavano anche l’interno, andando a creare un intreccio...