di Andrea Nicolini

Ho pensato a lungo a quale parola scrivere le vocalbolario “Human”, una parola che non fosse scontata e banale. Ed ecco qui, la parola più scontata che potessi scegliere. O meglio, la più scontata per chi leggerà solo il titolo.

Vi siete mai chiesti cos’è la libertà? Credo che la maggior parte di noi, me compreso, ha sempre associato il concetto di libertà a quello di assenza di essa. Io invece scrivo della libertà in quanto tale, che spesso ci passa davanti o addirittura abbiamo costantemente sotto i nostri occhi, senza accorgercene, presi da mille pensieri, cose da fare, doveri e obblighi. Pensateci, vi sentite liberi? Eppure lo siete, no? Ma di che libertà stiamo parlando? Quella di cui sto parlando io l’ho vista manifestarsi nelle sue molteplici forme in questo mese in Brasile.

Ho visto la libertà della natura, le onde dell’oceano Atlantico che si infrangevano sulla spiaggia, il suono delle chiome degli alberi e delle canne mosse dal vento, il volo di un colibrì tra un fiore di ibisco e l’altro, un agnellino che saltellava sul prato.

Ho visto la libertà di uomini che potremmo pensare che siano tutt’altro che liberi. Li ho visti liberi di prendere un pennello e pitturare il mondo che li circonda colorando anche loro stessi, li ho visti liberi di prendere una penna e liberare quel mondo che invece hanno dentro, li ho visti liberi di ballare come bambini, di giocare come bambini. Li ho visti persino (ri)nascere.

È proprio questa la cosa fantastica, noi pensiamo sempre “all’essere bambini” come qualcosa di negativo o che ormai è stato, come se non ci riguardasse più, quasi come se riguardanno noi stessi da bambini vedessimo qualcun’altro. Ma siamo sempre noi, quel bambino che siamo stati non se n’è mai andato e talvolta ha bisogno di essere liberato, di uscire fuori con tutta l’energia che ha accumulato stando silente dentro di noi.

Ho visto anche questo e credo che sia la forma di libertà più autentica che si possa immaginare, la libertà di provare delle emozioni vere, la libertà di vivere, dovunque e comunque.

Al mio ritorno in Italia, una persona per me molto importante mi disse che “la semplicità è libertà”. Ecco, rileggendo questi miei pensieri ne ho un’ulteriore conferma, perchè se ti stai chiedendo cosa serva per essere liberi il mio consiglio è di guardarti allo specchio. Non serve niente, basti tu. Ora lo so e lo sai anche tu.

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