In questi giorni di “sosta”, i nostri Educatori senza Frontiere ci racconteranno il loro viaggio, il loro attraversamento di questo tempo, per non smettere di viaggiare mai, per non chiudersi mai dentro le frontiere.

Scritto da Pina Volpe

Caro diario potrei farti un elenco infinito di piccole cose che, finalmente, sono tornata ad assaporare durante questo mese: gli uccellini che cinguettano, i vicini che chiacchierano, i balconi pieni di vita, il sole che scalda ma non troppo, i piccoli gesti di solidarietà e gli amici che trovano sempre il modo di trovarmi e di farsi trovare.

Ho capito che basta fare attenzione ai dettagli per rendere bella una giornata, eppure ero così tanto presa da altro che non riuscivo a comprenderlo. Mi ero persa nel tunnel della frenesia e non riconoscevo più la bellezza di attimi piccoli ma meravigliosi. Molto tempo fa ho letto un libro in cui la protagonista, per uno scherzo del suo analista, si era ritrovata a vivere ogni giorno della sua vita pensando che fosse l’ultimo. Ciò, l’ha portata a vivere intensamente ogni piccolo attimo per paura di perderlo.

Ecco, durante questo periodo così pieno e vuoto allo stesso tempo, ho avuto modo di riflettere su quanto abbia voglia di tornare a respirare la bellezza dei piccoli momenti che la quotidianità tende a nascondere. Caro diario, la quarantena di certo non è facile e questo virus continuerà a cambiare le nostre abitudini, ma starà a noi cogliere la sfida e trasformare questo ostacolo in un’opportunità di crescita. E allora il mio augurio per tutti noi è di ricominciare riempiendo ogni giorno di musica leggera, profumi inaspettati e serenità.

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