Scritto da Nico Parasmo

Sono ormai quasi cinque, gli anni investiti nell’educazione itinerante in Honduras. Il nostro progetto prevede, oltre a sviluppare un metodo educativo innovativo, lo sviluppo di un auto- mantenimento economico. L’Honduras a livello territoriale è spaventosamente ricco di terre altamente fertili  ed è  proprio grazie a questo “oro in grani” che stiamo cercando di produrre i frutti e lanciare le basi per poter essere autonomi economicamente. È chiaro che per ogni cosa c’è un tempo. Le stesse coltivazioni hanno bisogno di almeno tre mesi per poter dare dei risultati. La fatica sta nel dover recuperare fondi per la produzione e lo sviluppo di tali progetti. È difficile, molto difficile. Ultimamente abbiamo ricevuto una sorta di appoggio da parte di alcuni privati che credono in noi, in Esf. Inutile parlare del governo, il quale è impegnato ad affrontare i grandi problemi della corruzione politica che regna sovrana in questo Paese, così come contrastare l’altissimo livello di criminalità e omicidi  che a tutt’oggi ha raggiunto il 40 per cento. Quasi il triplo dopo il colpo di stato dell’anno 2009. Il poco denaro che recuperiamo dobbiamo investirlo nel migliore dei modi, attraverso le piantagioni di fagioli, mais e ultimamente anche il caffè, prodotto tipico della zona in cui viviamo (El Paraiso). A volte non riusciamo a causa delle innumerevoli contaminazioni e piaghe di insetti che popolano i territori e che danneggiano le nostre coltivazioni. L’uso di prodotti chimici, fertilizzanti e insetticidi è alto ed elevato il costo, anche a causa della speculazione sui prezzi che sfuggono ad ogni controllo. Cerchiamo di non perdere la speranza e coltiviamo terra e creatività per portare avanti un progetto sulle tossicodipendenze e sui giovani in un territorio in cui essere giovani è una sfida, ed essere adulti, un compromesso.

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