Scritto da Fabio Lancia

Nella vita a volte succede che quando ti propongono qualcosa o ti chiedono di andare da qualche parte, dentro di te si faccia largo una vocina che ti spinge a dire subito Si, senza se e senza ma.

Ci è successo proprio questo a La Verna, quando è stata proposta la partecipazione di Educatori senza Frontiere alla carovana Exodus con i ragazzi della cascina.

Una settimana in barca vela navigando intorno all’isola d’ Elba.

Ne sapevamo poco di più, ma la nostra voglia d’avventura ci ha spinti a partire.

Cosa mi aspetterà? Come andrà con i ragazzi? Avrò mal di mare? Che si farà una settimana intera su una barca?

Ho chiuso gli occhi, ho riempito lo zaino dell’essenziale e sono partito.

Prima di salpare ognuno ha lasciato a terra qualcosa nella vita di ogni giorno è importante, ma che nel viaggio, è superfluo.

C’è chi ha lasciato un orologio, chi il paio di scarpe preferito, chi il cellulare: io ho lasciato le sigarette.

Da quando la nave ha lasciato il porto, sono entrato in contatto con un mondo totalmente nuovo per i miei occhi e per il mio spirito: vedere l’ azzurro del mare che si unisce a quello del cielo diviso solo dall’orizzonte.

La barca, con tutta la sua storia, le sue tradizioni e lo stile di vita che porta con sé, il silenzio con cui si muove.

Il perdersi nell’infinito mare, in una tempesta di pensieri ed emozioni.

I ragazzi, con la loro corazza che nasconde un animo così profondo e la voglia di riprendere in mando la propria vita.

Stanislao, un uomo che, dopo quarant’anni d’esperienza,  riesce a trasmettere una gioia di vivere che non avevo mai conosciuto, un uomo dai mille occhi e con parole da “appuntare”.

Conoscere mondi interni ed esterni così intensamente, così  inaspettatamente.

Dormire facendosi cullare dalle onde sognando ogni notte.

Mangiare un pesce pescato due ore prima.

Ammirare il blu, l’azzurro, il verde e il nero del mare e di noi.

Confrontarsi, discutere, rassicurarsi, crescere.

Uno accanto all’altro, ognuno con il proprio passato e il proprio modo di essere parte dello stesso

equipaggio; ognuno con un compito preciso.

Aprire le vele per far navigare la propria barca verso un’isola sfocata che si scorge a malapena nell’infinito mare della vita.

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