Scritto da Nico Parasmo

Qualcuno ha detto: dimmi con chi vai e ti diro’ chi sei…

Vado e sono andato con un gruppo di ragazzi e educatori per strade sterrate, dove la polvere si sentiva nella gola, dove il sole cocente ti bruciava la pelle, dove il sudore fuoriusciva come un rubinetto lasciato aperto, dove i morsi delle zanzare gia’ non facevano piu male, dove l’acqua, se c’e’, e’ l’immagine e la sensazione di una rinascita, dove i panni lavati in vasche di cemento grezzo perdono il colore…

Vado e sono andato con un gruppo di ragazzi e educatori in centri dove molti bimbi vorrebbero dimenticare anche il proprio nome, dove la tragedia si trasforma in lacrime spontanee, a volte troppo, troppo salate. Dove l’animazione teatrale era l’unico “momento” per dimenticare anche i loro passati, un momento dove la mano incontra l’altra per applaudire e non per proteggere il proprio viso dalle percosse….

Vado e sono andato con un gruppo di ragazzi e educatori nella citta’ piu’ violenta del mondo, dove avere un cellulare e’ rischiare la vita, dove negli autobus ti puntano una pistola al volto e se sei fortunato vivrai per raccontarlo, dove gruppi di donne ricoprono incarichi in uffici di prevenzione sociali ma sono troppo deboli per lottare per i propri diritti, dove a un semaforo hanno appena ucciso un uomo e a cento metri la “banda” della scuola suona per l’anniversario della Festa della Repubblica…

Vado e sono andato con un gruppo di ragazzi e educatori per vivere un’avventura, dove ognuno di noi ha portato se stesso, dove le culture si sono mischiate e unite, dove gli sguardi si incrociavano e incontravano, dove lo stupore le contraddizioni e le gioie fluivano nello stesso modo, lasciando spazio a pensieri e emozioni non sempre riconducibili alle parole.

Vado, sono andato e ritornato con un gruppo di educatori e ragazzi da una esperienza indimenticabile e affascinante che si chiama Carovana, un avamposto, un viaggio dal sapore tutto suo, dal profumo dolce amaro, irripetibile nella sua intelligente “follia”.

Chi sono? Sono uno “scartino”, un viaggiatore di terza classe che attraverso le sperienze itineranti cerca di crescere imparando e condividendo con “gli altri”, cercando senza la pretesa di dover per forza “trovare”, facendo in modo che l’avventura sia sempre un cammino dal quale “attingere” per non dimenticare chi sono, dove vado e con chi… Sono un ESF.

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