Scritto da Claudia Concas

Il mio arrivo ad Antananarivo è stato segnato da un passaggio di testimone con chi ritornava in Italia, un po’ come una staffetta in cui ciascuno di noi fa la propria performance, porta e prende qualcosa.

Ma Il viaggio ad Ambalakilonga non è una gara, non vi è una corsa contro il tempo e nemmeno una medaglia d’oro o un ultimo classificato. Quando si parla di esperienze di vita non si può mai perdere, si vince sempre.

In questa staffetta il testimone diventiamo Noi e ciò che ciascuno porta qui.

Sono arrivata ad Ambalakilonga prendendo il posto di Valentina ed ho respirato il suo buon profumo, ancora vivo nell’aria. Con il passare dei giorni poi ti rendi conto che dentro la Comunità rimane sempre viva l’essenza di chi è già passato prima di te.

Ciascuno di noi lascia qui qualcosa, piccoli o grandi progetti, piccole o grandi attività. A volte invece basta semplicemente “stare” nella quotidianità, nella condivisione del pranzo, della preghiera, del menage o di una lunga passeggiata. Ed è proprio questo “STARE” che ti permette di entrare dentro la realtà della Comunità e di lasciare un profumo, un’impronta, un segno del nostro passaggio che potrà vedere o sentire anche chi permarrà dopo di noi.

Il tempo del mio stare qui è terminato ed è già pronto il testimone per chi verrà dopo di me e vado via con la speranza di poter lasciare il profumo della semplicità e dell’essenzialità di ciò che questo viaggio mi ha regalato.

 

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