Scritto da Michele Ricetti

A occhio e croce sono più o meno 6160 i km che separano Livigno (Italia) e Luanda (Angola), eppure la distanza non è mai stata un problema quando si condividono la passione per l’educazione e il desiderio di camminare verso la stessa direzione.

È stato un “gemellaggio” particolare quello che ha unito queste due realtà così differenti. È stato il progetto di “educazione all’affettività e sessualità”, che ha fatto si che i progetti di Educatori Senza Frontiere e la Comunità di Livigno si incontrassero in una nevosa serata di fine aprile.

L’occasione è stata lo spettacolo presentato dai ragazzi dell’A.C. di Livigno a chiusura del già citato progetto promosso dalla Parrocchia di Livigno durante l’inverno, e che ha dato anche un’ opportunità in più di far conoscere il lavoro svolto la scorsa  estate dagli Educatori Senza Frontiere nella realtà di Luanda, dove la presenza di tre ESF, in uno dei diversi progetti portati avanti, ha incontrato 500 ragazze affrontando le stesse tematiche, ma ponendo maggiore attenzione sul tema della gravidanza precoce.

È stata davvero un’ occasione importante, perché quando si parla di educazione, già il tema in se non può avere frontiere. Le tematiche affrontate, seppur in due luoghi così lontani, non erano diversi nella sostanza. Cambiava certo il modo di porsi, ma il senso dell’educare, dell’esserci, era il medesimo.

È un accompagnare, un camminare con, proprio facendo emergere le caratteristiche di ciascuno, è un far pensare l’altro con la propria testa e che soprattutto non guarda al colore della pelle o ai centimetri di neve che cadono, ma va al di là delle apparenze e dei pregiudizi, per far scoprire ciò che di importante e prezioso ognuno di noi ha da condividere.

 

 

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