Hujambo bibi, hujambo bwana…anzi…Shikamoo bibi, shikamoo bwana,
Cara educatrice oltre le frontiere, caro educatore oltre le frontiere, tra pochi giorni saremo da voi…
Oggi è il 25 luglio, sono le 10 del mattino e io sto nel mio letto, e tutto va bene.
Chiudo gli occhi e mi ascolto…la pancia gorgoglia perché se la fa sotto dalla paura, ma il cuore batte un battito normale, sereno …e i polmoni respirano lentamente, con calma, quasi come se si volessero godere il momento…già, perché il pre-partenza è proprio un bel momento…da respirare a fondo. Diciamo che per me la settimana prima di partire è un po’ come il sabato del villaggio di Leopardi…fa già parte della festa, ma per noi la vera festa non si esaurisce con il sabato…si vive là…quando saremo con voi…
Non voglio perdermi neanche un minuto di questa settimana…voglio fare lo zaino con calma, voglio respirarla tutta l’aria del viaggio che tira dentro di me, quando tira il vento di paura e quando soffia quello dell’entusiasmo…
Sì cara educatrice/caro educatore oltre le frontiere, ho paura…ma non ho paura di te, non ho paura delle condizioni in cui potremmo trovarci a vivere (beh magari degli animali sì, ma è una paura che ho anche qui, che ci vuoi fare… “da vicino nessuno è normale” no?) …Ho paura di me, di non riuscire a capire, a reagire, a gestire le situazioni, a farmi capire…ho paura perché sento la responsabilità del nostro incontro, perché voglio incontrarti davvero…ma non ti preoccupare la paura non mi frena, mi aiuta solo a riflettere e a vivere responsabilmente l’entusiasmo che sento, chissà, magari anche tu provi un misto di paura ed entusiasmo…me lo racconterai…
Non vedo l’ora di incrociare il tuo sguardo,
A presto,
Kwa heri,
Laura Mazzoni

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