Progetto ETHIOPIA
“SMILING CHILDREN TOWN”
A Soddo, in Etiopia, ci sono più di 1500 street children, bambini abbandonati dalle famiglie, che per ragioni diverse vivono la strada, cercando quotidianamente di sopravvivere. Le cause dell’abbandono di questi bambini sono diverse: morte dei genitori, fuga dalla famiglia per cercare la sussistenza che la famiglia stessa non riesce a garantire, rifiuto da parte del padre o della madre in occasione di un nuovo matrimonio.
Lo “Smiling Children Town” nasce dal sogno di un uomo, Abba Marcello, ragioniere italiano che dopo una vita di lavoro e sofferenze, parte per l’Africa, dove viene ordinato sacerdote.
Nel dicembre 2009, dopo anni di impegno, fatiche, attese e stop, viene inaugurato a Soddo, città nella regione del Wolayta a 360 km da Addis Abeba, lo “Smiling Children Town”, la “Città dei bambini sorridenti”. Il centro è stato costruito per accogliere 200 bambini e per garantire loro assistenza quotidiana. Ad oggi il centro ospita 120 bambini, con un’età compresa tra i 6 e i 20 anni. Il centro è attualmente gestito dal direttore, Wondewosen Assefa, e da due educatori (uno psicologo e un infermiere).
Gli educatori vengono supportati nella gestione del centro e delle attività quotidiane dai ragazzi più grandi, che frequentano il centro da molti anni (circa una quindicina di ragazzi).
Il direttore e gli educatori, due volte l’anno scendono in città, per presentare ai bambini di strada il centro e per offrire loro la possibilità di un futuro migliore. Il mattino seguente, i cancelli del centro vengono aperti per tutti i bambini che voglio conoscere le attività del centro da vicino. Per una settimana, i bambini che lo desiderano, possono frequentare il centro durante la giornata e alla sera tornano in strada per la notte. Al termine della settimana, i bambini decidono se entrare a far parte del centro o meno. Gli educatori sono pronti ad accogliere tutti i bambini che decidono di cambiare la loro vita.
Il percorso di ogni bambino inizia con il recupero della dignità della persona, insegnando loro a prendersi cura di sé, a non chiedere elemosina, né rubare. Lo scopo finale del progetto è il reinserimento dei bambini nelle famiglie di origine e una reintegrazione degli stessi nella vita sociale della città.
Il centro offre loro vitto, alloggio e cure mediche, ma richiede che i più piccoli frequentino regolarmente la scuola; i più grandi, oltre alla scuola, devono frequentare anche le classi professionali: si cerca infatti di insegnare loro un mestiere che li renderà indipendenti. All’interno del centro è presente un forno, una piccolo officina e un laboratorio di tessitura, nei quali ogni giorno i ragazzi del centro possono mettersi in gioco e sperimentare una professione. Il percorso allo “Smiling Children Town” prevede la frequenza regolare alla scuola della città perché crede che l’educazione e l’istruzione cambi la vita dei ragazzi del centro e consenta loro di vivere un’esistenza dignitosa, attraverso la realizzazione dei loro sogni e delle loro aspirazioni. Nell’ultimo anno (2016) tutti i ragazzi accolti al centro hanno terminato l’anno scolastico e 40 di questi sono risultati gli studenti migliori della classe.
Quattro ragazzi a Settembre inizieranno l’università e il primo ragazzo laureato in Economia ha vinto un concorso nell’ambito delle telecomunicazioni e ora lavora negli uffici centrali di Addis Abeba.
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