di Luigi Russo

Esistono alcuni alberi alla Mammoletta che temono il freddo e per questo vanno coperti con un telo bianco. Un telo che li rende eleganti e misteriosi.

La Mammoletta si presenta così d’inverno, con una luce diversa, infreddolita e sonnolenta.
I ritmi sono diversi, il freddo al mattino ti sveglia con gelide carezze e il vento la sera ti spinge al riparo.
Il calore viene da dentro e non parlo del camino che scoppietta e quasi ti ipnotizza. Sono i ragazzi, lontani dalle atmosfere dei campus estivi a scaldare il cuore di chi fa loro visita.

Capita che pezzetti delle loro storie si affaccino sulla routine quotidiana, che le loro vite precedenti varchino il cancello per accompagnare i ragazzi nel loro percorso.

Capita che una famiglia allargata si stringa intorno alla figlia che ha raggiunto la maggiore età, gioendo per lei, principessa per un giorno in un salone addobbato per l’occasione.

Capita che la sorellina, pre adolescente ancora in cerca di un’ identità, si commuova nel farle gli auguri e che i regali vengano indossati immediatamente, tutti.

Capita anche che un padre salti fuori dal sedile posteriore di una macchina per fare una sorpresa al figlio. Lui arriva a testa bassa dopo aver affrontato una giornata a scuola ma l’umore si capovolge alla vista di quella sorpresa inaspettata.

Si somigliano molto i due: A. sembra la versione giovane del padre. Gli siede accanto a tavola, lo ascolta e apprende tutte le novità dall’esterno.
Di pomeriggio si sporcano le mani insieme e rimettono a nuovo il furgone malandato. C’è una luce diversa nei suoi occhi, come se qualcuno gli avesse regalato un nuovo scudo per affrontare la vita.
Capita anche di ricevere una videochiamata di Marta che chiede a C. se stesse appuntando tutto quello che sta accadendo e di vederlo alzarsi da tavola dicendo “vado nella mia stanza a scrivere” accennando uno splendido sorriso.

In quei giorni la barca rischiava di andare alla deriva a causa della mancanza del suo capitano, ma i marinai hanno imbracciato i remi e l’hanno sostenuta con tutta la forza di cui sono capaci, io mi trovavo lì, navigante in quella nave sicura, viaggiatore nelle terre in cui tutto è possibile.

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