Scritto da Giulio Brotto

Aiutoooo.

Sto scrivendo dall’aereo! Ma non è il volo che mi spaventa! E nemmeno la scrittura.

Sarò giusto per questa esperienza? Sarò abbastanza? Sarò forte?

Alla fine sono le domande che mi accompagnano, anzi penso che ci accompagnano, sin dal primo incontro. Solo che quando si è in gruppo è diverso; ti senti protetto e allo stesso tempo proteggi.

Adesso invece mi aspetta un mese relativamente da solo, senza i legami che si erano creati negli incontri.

Quindi cosa resta? Io da solo? Sembra, ma non è così.

Fortunatamente Elena, Gabri, Cecilia, Aurora e tutti gli altri non mi abbandonano; mi sa proprio che abuserò per bene di questa loro disponibilità, anche se sono tendenzialmente schivo orgoglioso e un pelo competitivo, se non si era notato.

Penso sia un po’ questa la magia di Esf; persone che ti stanno vicino pur non conoscendoti così profondamente, ma solo perché anche tu, come loro, hai deciso di metterti in gioco, perché c’è una base comune, c’è l’Altro.

“Se si teneva a mente che era tutto scaturito dalle mani e dall’anima di quell’uomo, senza mezzi tecnici, si comprendeva come gli uomini potrebbero essere altrettanto efficaci di Dio in altri campi oltre alla distruzione.” Jean Jono – L’uomo che piantava gli alberi

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