Scritto da Valentina Andreuccett

I. è andato via.

È uscito da quel cancello su cui è scritto “Comunidade Terapêutica”.

Dicono che non era la prima volta che provava a stare là. Ma non ha avuto quella “forza”, e anche questa volta è andato via!

C’è malumore. Si legge negli occhi dei ragazzi, si respira nell’aria. Nessuno ne parla.

Mi fa star male tutto ciò e le lacrime scorrono da sole.

Ripenso alla mia vita, a persone che conosco, e poi mi chiedo: “Perchè I. non ha combattuto?”

Non c’è risposta.

Qui dentro siamo tutti impotenti di fronte a fatti del genere.

Guardo intorno a me, c’è tanto altro a cui pensare, tante vite a cui dare attenzione.

Mi accorgo che ci sono ragazzi e uomini che la società ritiene scarti, lixo, carta che è stata in strada troppo a lungo ed ora è sporca.

Ma qui dentro si ricicla la carta. Si creano fogli bianchi su cui poter scrivere una VidaNova.

Qui dentro si riciclano vite e lo si fa camminando insieme giorno dopo giorno.

Oramai, Io e Paola, siamo colla per tutte quelle timidezze, quelle fragilità, quegli occhi che inizialmente facevano fatica ad incontrare lo sguardo degli altri e che ora ridono, scherzano, parlano!

Qui dentro vedo i famosi miracoli di cui parla Cristina Mazza.

E in fin dei conti cosa abbiamo fatto?

Abbiamo solo lasciato a casa le maschere che indossiamo quotidianamente e aperto il nostro cuore riciclando pezzi delle nostre vite!

Qui dentro vedo meraviglie.

 

 

 

 

Condividi su: