Scritto da Rosario Volpi

Dopo 4 anni di transizione, seguiti ai disordini del 2009, i malgasci sono chiamati alle urne per eleggere il Presidente della Repubblica.

Per la campagna elettorale i 33 (!) candidati, tra cui due donne, non hanno badato a spese, incuranti dei loro concittadini che faticano a tirare avanti. Caroselli di pullmini stracarichi di gente, pagata per agitare bandierine dell’uno o dell’altro candidato, hanno attraversato le città e i villaggi con musica e proclami assordanti, quasi per stordire più che per convincere. Ci sono candidati che hanno invogliato la gente a votarli offrendo riso gratuitamente, altri hanno pagato la gente per far pulire le strade, o con non poca fantasia, offerto il servizio gratuito in tutti i coiffeur della città. Uno dei candidati è arrivato ad offrire 350 automobili 4×4 ai militari in cambio del loro appoggio. Qui a Fianarantsoa, la città in cui ci troviamo, le star del momento hanno riempito ogni giorno lo stadio cantando a favore dell’uno e dell’altro candidato, in cambio di compensi scandalosi che suonano come uno schiaffo ai tanti che soffrono a causa del perdurare di questa crisi.

Da straniero, l’impressione è quella di trovarsi all’interno di una lotta di potere per accaparrarsi le ricchezze dell’isola, una lotta dagli esiti imprevedibili e dai risvolti politi ed etnici che non conosciamo. La politica è stata spesso usata come strumento di potere e non di servizio al bene comune. Le personalità che hanno governato il Madagascar in questi ultimi anni, hanno messo davanti il loro bene o quello del loro gruppo, a quello dell’intera comunità isolana. Corruzione e politiche del privilegio hanno fatto il resto.

La speranza è quella che i malgasci facciano la scelta migliore, che non ci siano imbrogli e che venga eletta una persona che sappia guidare la nazione con responsabilità, con impegno e dedizione, non svendendola agli stranieri e  valorizzandone le risorse per far uscire il Paese dalla crisi perdurante di questi anni.

Il 25 ottobre data del primo turno delle elezioni presidenziali si aprirà un altro periodo di attesa, fino al secondo turno che avrà luogo a dicembre.

Non è facile fare pronostici, per il momento stiamo a guardare, attendiamo anche noi con i nostri amici malgasci, buona scelta!

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