Scritto da Gabriella Ballarini

Tornare in Honduras, è sempre un viaggio nel viaggio.

Tutto il tempo che si rincorre in Italia, qui rallenta, nella cittadina di El Paraiso. È come se fosse un giorno diverso, ma 24 ore sono uguali per tutti, in tutto il mondo.

Tornare in Honduras, significa riprendere il mano il filo dell’educazione, della formazione, un filo sottile, un filo presente, un filo sempre uguale nel tempo, ma che cambia così come i capelli bianchi che si sostituiscono a quelli neri o come gli adulti che un tempo erano bambini.

Dieci rappresentanti di diverse organizzazioni locali si sono incontrati alla Casa della Cultura della cittadina, famosa per il caffè, ma anche per le sue condizioni di vita complesse.

I temi fondamentali che sono stati trattati in questa due giorni, sono stati quelli legati alla città, alle sue necessità e a come la rete tra le organizzazioni sia cambiata molto e in questo cambio abbia perso molti dei suoi componenti.

Parole chiave di queste ore trascorse insieme: apoyo, colaboraciòn, escuchar, cambiar.

Alla fine abbiamo realizzato una “lettera aperta alla rete” che possa essere un augurio per un nuovo inizio, per la ricostruzione delle sinergie sul territorio.

Ci siamo resi conto che il lavoro iniziato insieme nel 2010, è un lavoro importante, che merita una scossa: ora.

 

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