Scritto da Ilaria Liva

“Si, è solo questione di tre anni, non appena mi laureo sarò di nuovo qui. Sì, questi piedi così nudi calpesteranno di nuovo questa terra. Sì, queste braccia così aperte saranno di nuovo pronte a stringersi attorno a questo popolo. Sì, questi occhi così bagnati saranno di nuovo pronti a commuoversi  e gioire tra questa miseria. Sì, queste mani così sporche saranno di nuovo pronte a lavorare per costruire speranze.
Sì, è solo questione di tre anni.”
Così pensavo prendendo l’aereo di ritorno dal Brasile. Era l’estate della maturità ed ero stata un mese in una casa famiglia che accoglieva ragazzini di strada nel nord est brasiliano. Era un viaggio che desideravo da tempo e per partire dovevo solo aspettar il 18esimo anno; non appena arrivato non ho esitato un solo secondo.
Eccomi qui dopo quei tre anni e con una laurea in scienze dell’educazione alle porte: la scadenza che mi ero prefissata per tornare.
Il pensiero del ritorno non è certo svanito, è rimasto li fermo in un angolo mentre mi lasciava vivere fino in fondo tutto ciò che mi ha accompagnata in questi tre anni, ma ora eccolo che, rigoroso nel suo appuntamento, spinge per tornare nella posizione centrale.
Ferma davanti a lui lo guardo, lo riconosco, lo respiro, forse è un po’ da spolverare ma decido di non farlo da sola ed è qui che ho bussato alla porta di educatori senza frontiere, pensando di chiedere un semplice aiuto e ben specifico.
Non saprei dire cosa è stato o come è accaduto ma ora quel pensiero che si era trasformato in soprammobile è tornato a vivere e con forza chiede di essere ascoltato. I tre incontri finora fatti con ESF mi hanno chiesto di riprenderlo in mano e guardarlo negl’occhi con consapevolezza, con maturità, con sincerità. Ed insieme a lui guardare soprattutto ME. ESF mi ha chiesto di essere me stessa, senza nascondere la verità, ESF mi ha chiesto di pormi domande: perché voglio partire? Perché voglio iniziare a mettermi in gioco nel mondo per cui mi sto formando. Ma perché lontano? Perché quel mondo brasiliano l’ho conosciuto e la sfida è alta. Perché lasciare questo mondo qui per una parentesi di tempo? Ed ecco tutto ad un tratto che la vita cresciuta in questi ultimi anni inizia a pesare, a trovare con più difficoltà il posto per una interruzione. Ma se non ora quando?
Tante le domande ed intensa è la ricerca di alcune risposte. Tutto questo affatica ma con una profonda serenità d’animo perché quando sorgono le incertezze, quando si inizia a traballare è il momento di rivedere le basi e renderle sempre più solide, è il momento di costruire.
Incontrare ESF mi è servito per incontrare una parte di me.

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