Scritto da Nicoletta Nobili

I bambini della scuola Criança Feliz di Luanda hanno gli occhi grandi, le treccine colorate, i vestiti strappati e il naso sporco.

I bambini della scuola vivono nel bairro, un posto dimenticato da tutti dove non ci sono strade ma pezzi di povertà, un posto che sembra nascosto ai lati della Luanda ricca.

I bambini della scuola ci guardano incuriositi, alcuni anche con timore ma poi ci vengono incontro con le braccia aperte e ci abbracciano gridando “visita, visita”.

I bambini della scuola si difendono da soli se qualcuno gli ruba la merenda perché la legge del bairo è la legge del più forte. L’infanzia ti viene strappata via molto presto, a 5 anni devi prenderti cura di tuo fratello più piccolo.

I bambini della scuola dipingono il cartellone con le mani disegnando un grande albero, mentre alcuni piangono quando gli passo il pennello con la tempera gialla sulla mano.

I bambini della scuola non sanno che oggi facciamo festa perché è l’ultimo giorno che noi siamo qui. Noi li salutiamo come tutti gli altri giorni, cantando una canzone che ci hanno insegnato:

“ Se Criança è bom, è bom o criança,

como o criança que Deus ama,

como o criança che Deus olha,

come o criança che Deus porta a mao.”

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