Sono passati 17 anni dalla nascita di Educatori senza Frontiere.
Eravamo delle creature, iniziavano i primi viaggi di ESF ed era tutto un meravigliarsi, scoprire, tentare, rifare, gioire, avventurarsi, errare, stupirsi, tornare e ripartire.
Ogni anno, un passo avanti.
Prima la formazione si muoveva sulla testimonianza e sulla costruzione delle fondamenta.
Il professor Vico, don Antonio e Cristina scrivevano il presente di Educatori senza Frontiere, una pagina alla volta, come quando si costruisce una casa mettendoci dentro tutto quello che serve per viverci bene, per avere quello che ti occorre, per avere il tuo posto sicuro.
Dopo i primi due anni, iniziano i progetti, quelli grandi, educatori ed educatrici che hanno perso le frontiere diventano, molto giovani, responsabili di progetto, volontari di lungo periodo, tutor e formatori.
Dai maestri di ESF si impara e poi si passa il testimone.
Il nono compleanno di ESF fu importante, le fondamenta diventavano solide: la formazione base, la formazione permanente, i Paesi aumentano, la formazione entra nelle scuole, nelle aziende, negli ospedali.
E il mondo: Brasile, Madagascar, Honduras, India, Paraguay, Argentina, Ucraina, Ethiopia, Kenya, Sudafrica.
Il mondo si fa piccolo e grande. Cresciamo.

Verso i 10 anni nasce il grande gruppo degli ESF di lunga data che si chiamano Special (era un nome provvisorio, ma non lo abbiamo cambiato mai). Arriva anche La valigia degli attrezzi, la formazione dei formatori.

Nel 2020 non si interrompe la nostra crescita, arriviamo in tutto il mondo attraverso qualsiasi piattaforma: impariamo la formazione online.
Ma nel 2020 si fermano i viaggi, i nostri progetti in Honduras e Madagascar non possono più ricevere volontari e così tutto cambia, ma (vi ricordate?) le fondamenta sono solide: non ci perdiamo d’animo e andiamo avanti.

Finchè arriva il ciclone Batsirai che con i suoi venti inauditi e le sue piogge feroci entra nella nostra casa del Madagascar.

Uno dei nostri ragazzi ci racconta cosa ha vissuto in questi giorni.
Prima però vorremmo presentarti Tantely.
A Dicembre aveva ricevuto il Diploma al Don Bosco e ci eravamo congratulati con lui per questo passaggio importante della sua vita.
Tantely ha trovato lavoro ed è partito, a Gennaio, per Mananjary.
Purtroppo, durante il ciclone della scorsa settimana, è stato uno dei paesi più colpiti.
Tantely, da qualche giorno, è tornato ad Ambalakilonga.
Resterà un po’ con noi, finché non si sentirà pronto per ripartire.

Ecco la sua testimonianza:
“È passato un ciclone molto forte e io ero nel posto che, poi, è stato definito l’ occhio del ciclone ed è stato davvero difficile per me.
Quel ciclone ha distrutto tante cose ma, per fortuna, non ho perso nessuna delle persone a cui voglio bene e questo è molto importante.
Ho vissuto nella paura, mentre passava il ciclone, però dovevo affrontarlo.
Fino alla fine ho creduto di non rivedere più la mia famiglia e le persone a cui voglio bene. Ho creduto di perdere la vita.
Eravamo tanti ed avevamo tutti paura, perché il vento soffiava fortissimo.
Alla fine, con i vicini, abbiamo cercato di recuperare quello che era andato distrutto.
Vorrei dirvi di più ma, al momento ancora non ci riesco.
Grazie, però, per avermi chiesto di raccontare la mia esperienza”

E così oggi, 25 Febbraio 2022, giorno del diciassettesimo compleanno di Educatori senza Frontiere, vorremmo un regalo. Vorremmo che ci regalaste un po’ di futuro.

Ricostruire i tetti, le stanze, gli spazi di vita della nostra comunità in Madagascar, significa per noi festeggiare altri compleanni, celebrare tutti gli anni di Human (ndr la nostra scuola per educatori, la prima riconosciuta dallo Stato in Madagascar), continuare a portare avanti la nostra scuola per l’infanzia e crescere ancora, con tutto quello che potremo ancora progettare.

Festeggiare la nascita è un rito collettivo, oggi vorremmo proprio festeggiare insieme a tutte e tutti voi.

Come sai, la raccolta continua su Rete del dono.
Dobbiamo raccogliere 20.000 euro entro l’ 8 aprile per ristrutturare le parti lese della comunità.
Ogni regalo grande o piccolo può fare la differenza!

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