Scritto da Caludia Concas

Pronta per la partenza. Ultimo controllo alla valigia: maglie, pantaloni, infradito… panettone per Rosario e tutto il necessario per i laboratori di danzamovimento terapia. Tutto il necessario… in realtà più volte mi sono chiesta quali materiali portare e più volte ho provato ad immaginare al setting ma soprattutto alle bambine/i e ragazzi/ con cui avrei dovuto fare quest’esperienza:
 un tirocinio di danza movimento terapia integrata.
 Son arrivata ad Ambalakilonga e ho svuotato tutta la valigia, pronta ad assorbire come una spugna tutte le sensazioni e le emozioni che sarebbero arrivato.
 Abbiamo iniziato e concluso i laboratori e nonostante le difficoltà per la lingua è stata una splendida esperienza che ha fatto si che non fosse solo il mio laboratorio ma il nostro: mio di Sara e di Simona.
E poi è arrivato il vero e proprio senso di questo percorso fatto ad Ambalakilonga. Arriva e prende il nome di Naina.
 Il senso che tutti possiamo riuscire ad esprimere noi stessi, ognuno con le proprie capacità, ognuno con le proprie modalità, senza giudizio ed in uno spazio e tempo speciali.
 Il senso del relazionarsi con gli altri attraverso il nostro corpo, attraverso uno sguardo, una mano, un semplice tessuto  o foglio di carta.
 Il senso del trasmette agli atri la felicità e la gioia di vivere.
 Il senso del sapersi donare e del saper riceve. 
Il senso di poter essere come realmente siamo dentro di noi e non per come siamo esteriormente. 
Il senso di un sorriso.
Arrivederci Ambalakilonga, vado via e riempio la valigia di un senso: 
GRAZIE NAINA.

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