Madagascar

13 Feb

Madagascar /La settimana ad Ambalakilonga

di Barbara Corazza Sveglia ore 5.30? Solo quando vado a correre nel campetto della comunità. Oramai l’orologio biologico ha preso il sopravvento e non ne vuole sapere di ritardare, sennonché di fronte ai momenti di acciacchi della gioventù collezionati in questi mesi. Nel bagno per una veloce pulizia del viso consigliata da L., un’educatrice senza frontiere passata di qui ad agosto, e un vestirsi a cipolla per ogni evenienza climatica della giornata. Faccio poi una colazione abbondante per iniziare bene la giornata e verso le...

18 Gen

Madagascar/ Io sono quello che faccio

di Simone Porciatti Come si può raccontare una crescita? Questo per me non è stato un semplice viaggio, e neanche una vacanza, non so bene come descriverlo, l’unica sensazione che ho è che è stato talmente intenso e pieno di emozioni e sensazioni che mi sembra di aver viaggiato per molto più di un mese. Ogni giorno era  un costante mettersi in gioco te e le tue carte, i tuoi dubbi e le tue sicurezze. Il gruppo è stato frutto di...

30 Dic

Madagascar/ Ti volevo raccontare…

di Karin Laura Guariso …che ho sempre voluto vivere un’esperienza come questa e condividere spazi e tempo con persone nuove e diverse ma che in qualche modo diventano simili nel desiderio di sperimentarsi. Ti volevo raccontare che non è stato facile all’inizio. Arrivare qui e non trovare il mondo delle favole ma uno immerso nella povertà mi ha colpita, faticare nella comunicazione mi ha affaticata o non avere sempre modo di contattare i miei affetti mi ha rattristita. Però ti volevo anche raccontare che...

08 Dic

Ambalakilonga, la città dei ragazzi

Di Federica Mazzilli Ore 18:30. La cloche risuona in tutta Ambalakilonga.È un richiamo. La giornata è quasi giunta al termine e noi ci ritroviamo tutti in cerchio.È bello guardarsi negli occhi. È bello starsi accanto. È il nostro appuntamento quotidiano ed è un po’ come dirsi “Siamo a casa, ci siamo tutti”. La voce di uno dei ragazzi, a turno, intona l’inizio di questo canto, quelle degli altri lo seguono e si alternano donandogli sfumature. Il djembe ne scandisce ed intensifica il...

07 Dic

Scuola Materna A.P.E. (Ambalakilonga pour les enfants)

Carissime amiche e amici,  mi trovo in questi giorni in Madagascar e vi scrivo dalla nostra comunità Ambalakilonga – il posto dei ragazzi, un progetto che dura dal 2001 che accoglie ragazzi dai 12 ai 20 anni in condizioni di estremo disagio sociale e famigliare. Ambalakilonga si trova in un quartiere periferico tra la città – Fianarantsoa-  e la brousse, povero e privo di servizi. E’ una comunità che si è strutturata nel corso degli anni e che ha visto molti altri...

02 Nov

Madagascar/ Mi lego a voi

di Francesca Adamoli Il cielo è nuvoloso, mi sistemo la sciarpa per non prendere troppo freddo. Saliamo in cucina per preparare la colazione al gruppo, come sempre c’è Bianca ad accoglierci: “avete dormito bene?”. Chiara racconta i suoi mille sogni; io non sogno, dormo … dopo 9 ore di sonno avrei dormito anche quelle dell’insonne Bianca. Adesso dolci note riempiono la cucina: il caffè che sale nella moka, gli altri compagni di viaggio che si siedono al tavolo, lo sgranocchiare delle fette...

20 Ott

Madagascar/ “Mora Mora”

di Simone Torge PIANO PIANO – MORA MORA: DOVE ALTRO DEVI ANDARE? “Mora-Mora”, probabilmente una delle prime espressioni che impara chi arriva in Madagascar: vuol dire “piano piano” ( la “o” si legge “u” qui). È la prima espressione che ho imparato ad Ambalakilonga e, tra tutte, quella che mi riporto nel cuore dopo il viaggio. Un viaggio teso ad apprezzare la cura nelle cose ed il tempo nel suo scorrere in mezzo alle (tante) attività da realizzare. Sì, perché le cose qui...

09 Ott

Madagascar/ Un thè in terra straniera

di Caterina Viscanti Un viaggio infinito mi ha portata lontano, ed un semplice sorriso mi fa fatto risentire a casa. Io per loro una semplice “wahaza”. Loro per me gocce di felicità. Ambalakilonga, ad un emisfero di distanza, un luogo differente, ma una magia pervade questo luogo, forse rilasciata dalle bouganville, o forse semplicemente la magia di chi ha lasciato le proprie impronte, come gli educatori, i volontari, e i ragazzi che ti chiamano “mpanabe”. Conseguenza della condivisione, del gioco, del ritmo,...