Letti da noi

Questa sezione raccoglie una selezione di libri letti dagli Educatori senza Frontiere

l'educazzione non è finita La riflessione che Duccio Demetrio, docente di filosofia dell’educazione all’Università Studi di Milano-Bicocca, fa dell’educazione, è riassunta molto bene nel titolo del suo volume “L’educazione non è finita”.È un libro per tutti coloro, studenti, professionisti del settore, educatori, che hanno a cuore il ruolo educativo nella vita di ciascuno. Partendo proprio da se stessi, nella consapevolezza che senza educazione non avremmo futuro. Un’educazione che c’interroga e che non può lasciarci distaccati. Proviamo a chiederci se improvvisamente l’educazione (in tutte le sue sfumature) non facesse più parte di noi. Ci troveremmo nello smarrimento anche nelle cose più semplici, anche i gesti più naturali perderebbero il loro valore. È proprio l’educazione che ci chiede di metterci in gioco, mettere in gioco fisicità, passioni, emozioni, il piacere della scoperta. Tutto questo parte da un passaggio importante che è il lavoro su se stessi.L’autore, con un’analisi schietta, ci porta ad un lavoro di scoperta e riscoperta delle varie sfaccettature dell’educazione. Ci si chiede, nella prima parte, dove si sia nascosta l’educazione, se “l’educazione è ancora una parola attuale”, in un percorso alla consapevolezza che essa ci ha guidato in ogni nostro passo. L’educazione che “è più dell’istruzione, più della trasmissione della conoscenza o di qualsiasi buon comportamento da assimilare”.Nella seconda parte dello scritto, Duccio Demetrio passa in rassegna gli aspetti dell’educazione, e con chiarezza definisce che essa “ non è finita se diventa un’interminabile, infinita, autodisciplina, liberale, personale, interiore, generosa, indocile”.Un’analisi che non può non farci riflettere e che ci pone davanti a ciò che siamo con la massima semplicità. Il cammino dell’educazione che fa parte di noi da sempre, e che sempre sarà presente nel momento stesso il cui, nelle varie personali fasi della vita pronunciamo la frase “voglio o debbo ricominciare”.

Scheda libro:

  • Titolo: L’educazione non è finita. Idee per difenderla
  • Autore: Duccio Demetrio
  • Editore: Cortina Raffaello Editore
  • Collana: Minima
  • Pubblicazione: 2009
  • ISBN: 8860302455ISBN-13: 9788860302458
  • Pagine: 155
  • Formato: brossura
  • Prezzo: 11 euro

Il grande viaggio“Il grande Viaggio” che ci presenta don Gino Battaglia, è un racconto di vita vera, non legato alla fantasia, storie di vita che non sempre hanno il lieto fine.Non è un romanzo in cui al termine l’eroe sistema tutte le cose, oppure il colpo di scena che stravolge il racconto.È un insieme di vite che si intrecciano tra di loro, storie di giovani e meno giovani da tante parti del mondo, soprattutto Africa e Medio Oriente, che raccontano il loro “Grande viaggio”.La narrazione inizia con la storia di due adolescenti della Guinea, Yaguine Koita e Fodè Tounkara, che nascondendosi nel vano carrello di un aereo diretto a Bruxelles, trovano la morte per assideramento.Al loro ritrovamento viene rinvenuta una lettera in tasca ad uno dei due ragazzi indirizzata alle “loro eccellenze i signori membri e responsabili d’Europa”.Un appello affinché l’Europa sostenga l’Africa e i suoi giovani. La loro storia presto sarà anche un film.Questo libro ricostruisce le storie di Adrian che con il diploma di tecnico da laboratorio spera di trovare lavoro a Badia West in Lagos, ma che ben presto si ritrova su un camion diretto in Libia.Oppure la storia di Issa, nato in un piccolo villaggio in Costa d’Avorio vicino al confine con il Mali, che fugge dalla guerra che scoppia nel suo paese per cercare la pace che tanto desidera, attraverso un viaggio che lo porta su un barcone diretto in Italia. “Sono partito da casa mia alla fine del 2002 e sono arrivato in Italia nel 2004. Non so il giorno in cui sono nato, però mi ricordo che sono arrivato in 2 settembre 2004”Anche il racconto di Mohammed è caratterizzato dalla speranza di un futuro migliore, fugge dal suo paese l’Afganistan dove la guerra in questi anni purtroppo è una costante realtà. Fugge con l’amico Atiq che vuole raggiungere i parenti in Norvegia. Mohammed ricorda i lunghi mesi del viaggio, le sofferenze subite, il rimpatrio in Grecia dopo aver raggiunto l’Italia nascosto in un camion. “Quando è uscito, perché si era nascosto dentro un camion. Non era così che si era immaginato di raggiungere l’Europa. Con più dignità, con un po’ di decoro”.Come il viaggio di “Immaculate che è cominciato molto tempo prima di lasciare la Nigeria”, costretta a fuggire a tredici anni dalle persone che le avevano promesso amore e un futuro dignitoso dopo la morte dei genitori. Inizia così il suo grande viaggio di speranza, che invece la porta sulle strade d’Europa a vendere il proprio corpo. “Si era spogliata tante volte e non aveva più freddo. Era come se non sentisse più nulla. Era cominciata una vita di disperazione e, in poche settimane, era diventata insensibile. Non aveva più pensieri.”Queste sono solo alcune delle tante storie di vita che si intrecciano è che portano il lettore a riflettere su questa realtà, che non può, non deve lasciarci indifferenti. Ormai quasi insensibili quando ne leggiamo notizia, oppure lo vediamo nei tg.L’autore conclude con una ricerca accurata di dati, che ci fanno comprendere la grandezza della situazione, con dettagli anche taciuti dai mezzi di comunicazione.Un libro che racconta il viaggio di coloro che ce l’hanno fatta e di compagni di viaggio che non sono mai giunti a destinazione. “Uomini e donne da cui c’è molto da imparare”Fanno riflettere le parole nella postfazione di Mario Marazziti: “questo libro di Gino Battaglia aiuta a dare un volto umano ai fantasmi e a trovare motivi di simpatia e di solidarietà verso quelli che sono spesso marchiati come «clandestini», ma non sono altro che figli rifugiati del mondo come l’abbiamo voluto”.

Scheda libro:

  • Titolo: Il Grande Viaggio. Storia di speranza e di frontiere
  • Autore: Battaglia Gino
  • Editore: Leonardo International
  • Collana: Collana di Sant’Egidio
  • Pubblicazione: 2011
  • ISBN: 8896440106
  • ISBN-13: 9788896440100
  • Pagine: 254
  • Formato: brossura
  • Prezzo: 20 euro

Erranza educativa e bambini di stradaD’erranza educativa poco si parla, il semplice termine “errare”, lo si associa il più delle volte, al vagare senza meta, come ad un luogo e ad un tempo che “continua a sfuggirci e a vivere in attesa di incontri”. Eppure l’erranza educativa è ciò che caratterizza l’uomo nel suo essere, l’errare è ciò che accompagna la nostra avventura terrena. Se ci pensiamo bene, non può essere altrimenti.Questo è il tema centrale dell’analisi di Giuseppe Vico, già professore ordinario alla cattedra di Pedagogia generale presso Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, che con don Antonio Mazzi, promotore della Fondazione Exodus, nel 2005 dà vita all’associazione Educatori Senza Frontiere.Nel presente volume l’autore trasmette una diretta esperienza sul campo, una visione concreta di una “pedagogia dell’erranza che è anche valorizzazione della narrazione e dei simboli che hanno la forza di provocare l’uomo a riscoprire la sua originaria identità di homo migrans”. Allo scopo di accompagnare e rendere ancora più comprensibile la sua riflessione, l’autore suddivide il volume in teoria e narrazione.Una teoria che non è “campata per aria”, ma sempre calata in una riflessione sincera e profonda, che porta il lettore ad immedesimarsi e a riflettere nella sua condizione d’educatore, in qualunque sia il suo ambito. Educatori non solo dal punto di vista professionale, ma destinato a tutti coloro che hanno a cuore il tema dell’educazione e che vogliono mettersi in discussione attraverso una testimonianza diretta, che concilia teoria ed esperienza sul campo.Proprio per questo motivo l’autore suddivide il presente volume in due parti.Nella prima parte, incentrata sulla “Pedagogia dell’«erranza» ed «educazione itinerante», l’autore passa in rassegna diversi aspetti di queste due realtà; dove l’intreccio, tra queste due dinamiche, a volte palese e altre volte solo intuibile, porta il lettore a porsi delle domande e ad interrogarsi.“Così senza rendertene conto, ti senti attirato da quel contesto e osservi le tue mani nude, bisognose di toccare, di manipolare, di stringere altre mani. Hai già iniziato la tua funzione educativa”.Il concetto di erranza è qualcosa che fa paura, ma che diventa opportunità di dono, di silenzio, d’ascolto e di proposta.Diventa un cammino alla riscoperta di se stessi, dove il deserto diviene luogo di rinascita, “in un cammino che incontra, provoca e vive «rotture e salti di qualità»”.Nella seconda parte “Baraccopoli e «bambini di strada»”, la teoria s’incarna nella narrazione. In un dialogo verso se stesso e Manuel, amico e accompagnatore nelle baraccopoli.La guida Manuel diventa il “filo conduttore”, che si fa anche mediatore nelle riflessioni dell’autore. Un dialogo aperto e franco, fatto anche di posizioni non sempre condivise, ma sempre aperte al dialogo e alla riflessione reciproca. Un continuo ricordare ed osservare.Un’esperienza vera, quella dello scrittore, nelle baraccopoli di Kibera “la seconda baraccopoli al mondo dopo quella di Manila” e di Korogocho, alla periferia di Nairobi.Un racconto diretto, un racconto fatto di disorientamenti e di domande, dubbie e certezze; che porta il lettore a “cimentarsi nel non facile percorso di erranza partecipata per la libertà, la dignità e la giustizia, attraverso la pratica del dono”, in una narrazione sincera libera da luoghi comuni.

Scheda libro:

  • Titolo: Erranza educativa e bambini di strada. Teoria e narrazioni
  • Autore: Vico Giuseppe
  • Editore: Vita e Pensiero
  • Collana: Strumenti/Pedagogia Scienze dell’Educazione
  • Pubblicazione: 2005
  • ISBN: 8834312848
  • ISBN-13: 9788834312841
  • Pagine: 144
  • Formato: brossura
  • Prezzo: 12 euro