india

27 Ott

India/ Scrivo a noi…

Lettera di Michela Gubitta per gli Esf Cari ESF, sono qui per provare a raccontarvi la mia India, quella che ho visto attraverso le lenti un po’ sfocate dei miei occhi, quella che ho annusato a narici spalancate, quella che ho respirato a pieni polmoni tra un “om” e l’altro, l’India che ho vissuto per due lunghe settimane. ...

24 Set

India/ Decidere se viaggiare o scappare

Scritto da Sara Cimbro La prima domanda che mi sono posta, prima di candidarmi all’avventura ESF India, è stata proprio: voglio scappare dalla mia vita quotidiana e dalle numerose difficoltà del 2012 o voglio viaggiare per scoprire e vedere coi miei occhi com’è il mondo e come sono io oggi? Ho risposto che volevo viaggiare e capire ed eccomi in India, dove ogni giorno vale 100 dei miei italiani, perché è pieno di incontri che lasciano il segno, è una continua condivisione...

06 Set

India/ Danzando sotto la pioggia

Scritto da Gabriella Ballarini Il caldo di Nagpur ti entra dentro e si traduce in sudore e risate senza contegno. Ma poi capita che, proprio quando il tepore sale dal muretto di cemento del campetto di pallavolo e tu sei lì che non sai trovare una soluzione, arriva la pioggia, ma una pioggia immensa, di quelle memorabili, secchi di pioggia, tonnellate di fresco sopra di te. Giulia è al mio fianco e non ci viene in mente nemmeno per un secondo...

31 Mag

Profumi, colori e fortune di certi giorni

C’è un negozio, quello all’angolo, quello di fronte al quale aspetto tutte le mattine l’autobus per andare a scuola, non è un vero e proprio negozio, qui ogni categoria è un po’ rimessa in discussione…uno di quei piccoli chioschi in cui si vende tutto, quelli dove ci sono i vasi con le caramelle dentro, i sacchi di riso, le foglie da masticare, il tabacco, i biscotti che si comprano come merenda per andare a scuola, quelle cose fritte… uno di...

sguardo
12 Apr

India/ Il mondo, nel mondo dei bambini

Scritto da Gabriella Ballarini … Io li guardo, stupita e silente. Li guardo al mattino, alla sera, sull’autobus, nelle classi, li guardo quando sono pensierosi e quando dettano le loro leggi, le loro regole mi scuotono, mi bloccano, mi divertono. Mi chiedo a cosa pensino, mi perdo nella decodificazione e mi chiedo se abbia un’utilità, mi ritrovo in un discorso sconnesso e re-invento la logica dell’evento e re-imposto la risposta, come in un gioco nuovo, come in una canzone da inventare. Non mi...