Durante il cammino di educatori senza frontiere che si è tenuto lo scorso Giugno nella nostra isola preferita (l'Isola d'Elba), le tutor e i tutor hanno scritto ai gruppi ESF in partenza, delle lettere di buon viaggio. Ecco la prima, quella del gruppo allargato di Milano.
Ecco le chiavi della città, ora possiamo entrare.
Le nostre chiavi sono uguali? La tua cosa apre?
Non ho mai avuto la chiave di una città. Di una casa sì, di una macchina, del mio diario segreto da bambina. Ma non ho mai avuto la chiave di una città. Che responsabilità, che onore -penso-.
Italo Calvino ha scritto in “Le città invisibili” queste parole, che voglio riportare e che voglio ricordare:
“Le città sono un insieme di tante cose: di memoria, di desideri, di segni d’un linguaggio; le città sono luoghi di scambio, ma questi scambi non sono soltanto scambi di merci, sono scambi di parole, di desideri, di ricordi.”
Allora penso a noi, al nostro viaggio non troppo lontano da casa, alle persone che incontreremo, alle storie che ascolteremo e di cui scriveremo. Penso a noi e alle nostre storie che si intrecceranno con altre di sconosciuti, e il linguaggio che si verrà a creare sarà unico e irripetibile.
Abbiamo ricevuto le chiavi della città, ma forse siamo chiamate anche noi a donare la chiave della nostra città.
E come la forgeremo? Di che materiale è fatta? Quali porte aprirà?
L’inizio di un viaggio è sempre un caos di domande, immaginazione, aspettative e perchè no di paure.
Per te, compagna e compagno di viaggio, auguro un’esperienza travolgente, che non si fermi al primo sguardo, ma che possa condurci nelle città invisibili che ognuno di noi porta dentro. Ti auguro di avere scarpe comode, uno zaino leggero e un diario dalle pagine bianche. Ti auguro di divertirti, sognare e di aspettare il giorno seguente con trepidazione. Ti auguro tutto questo e ancora di più.
Ci vediamo presto.
Flavia, Lucia e Gabri.
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