di Veronica Pizzi

“Considero valore tutte le ferite.

Considero valore risparmiare acqua, riparare un paio di scarpe,

tacere in tempo, accorrere a un grido, chiedere permesso prima di sedersi,

provare gratitudine senza ricordare di che.”

Erri de Luca

Considero valore il viaggio che abbiamo fatto per venire da voi.

Considero valore il tempo passato insieme. I giorni che sono volati e i giorni lenti.

Considero valore alzarsi la mattina e vedere che in tenda non c’è quasi nessuno, se non Lucia e la piccola Cele che sono sempre in ritardo come me.

Considero valore quel lungo tavolo e le sedie che ogni pranzo cena e colazione accoglievano tante persone.

Considero valore il profumo di pasta con tanti sughi diversi ma senza sale.

Considero valore quello che abbiamo creato in questo giorni passati insieme.

Considero valore l’orto e il suo raccolto.

Considero valore il campeggio e il camminare scalzi.

Considero valore le partite a carte la sera.

Considero valore la campana che suona per annunciare il pranzo e la cena.

Considero valore la messa di Don Mazzi.

Considero valore lo spettacolo creato in una mattinata, che è stato perfetto così.

Considero valore le mie compagne di viaggio.

Considero valore ogni sguardo, ogni gesto, ogni parola e ogni emozione che abbiamo provato in quei giorni lì.

Considero valore le nostre chiacchierate fuori dalla tenda a notte fonda.

Considero valore le risate che sono state tante.

Considero valore la strada verso il mare con gli occhi bendati.

Considero valore il mio corpo che non ho mai considerato valore fino a dieci giorni fa.

Considero valore la salita e la discesa.

Considero valore l’aspettarsi e l’andare tutti insieme.

Considero valore le barche a vela che navigano nel mare e che sono timonate dai ragazzi della comunità.

Considero valore l’Autan.

Considero valore la pizza il sabato sera.

Considero valore L. che mette la maglietta “apriamo strade impossibili” per farci rosicare che noi non l’abbiamo

Considero valore ognuno di quei volti che ho incontrato, i vostri volti ragazzi, vi ringrazio uno per uno.

Considero valore la capacità di aprirsi sempre di più e di fidarsi di noi di L.

Considero valore il bagno al mare dopo le attività e la pizza in spiaggia l’ultima sera.

Considero valore Marta e Stani.

Considero valore Giorgia, Celeste, Lucia, Simona, Giulia e Daniela.

Considero valore NOI.

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