Scritto da Rosalinda Catalfo

Amarela, verde, laranja, vermelha, Le tazze sulla mesa per Il caffé della mattina, gli stessi colori accesi, intensi delle casette disordinate accostate lungo la rua, i cani rincorrono il carro tra strade asfaltate e polvere rossa chissá cosa ci aspetta.. Il vento mescola odori e rumori , fa freddo, Il cancello si apre e ritroviamo colori a forma di stella nel coro che ci accoglie, um abraço, i sorrisi e iniziamo a scaldarci…

“Bom dia!seja bem vindas!”

Quattro piccole esfi , quattro tinte differenti, discordi, disordinate, abbinate imparano a conoscersi a mescolarsi nelle sfumature… entrano in punta di piedi lasciando pezzi di carta colorata, pezzi di eveá lavorata, pezzi di pasta modellata, pezzi di palavra pronunciata, pezzi di valigia dimenticata,pezzi, pezzi di coração

“Oi sora!tudo bom?”

Tutte della stessa misura, piccole esfi guardano il Brasile dalla finestra, dalle infradito, dalla storia, daí contrasti, daí tamburi e dalle danze e comé´che sembra sempre diverso, e grande é cé´tanto da fare, da conoscere Che Il tempo e lo spazio non sono piú nostri alleati…

“Sora já se va embora?”

Che vorremmo rimanere, Che vorremmo sentirci utili, Che un po´sappiamo di non esserlo Che ci sentiamo a casa dall’altra parte Del mondo, Che sappiamo di dover lasciare e Che ci piace tanto immaginare di ritornare…assím sim fronteiras per continuare ad imparare…

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