Formazione

23 Set

Madagascar/ La magia del cancello blu

di Chiara Ferretti 4 giorni. Il tempo per arrivare da Firenze ad Ambalakilonga, in Madagascar. Un viaggio lungo e faticoso, ma se mi chiedessero di ripartire domani, correrei a fare le valigie. Sì, perché quando si viaggia con ESF si ha la possibilità di incrociare sguardi timidi e sorrisi grandi che ti riempiono il cuore, di ridere a crepapelle in ogni momento della giornata ma anche di piangere e commuoverti per qualsiasi emozione provata, di conoscere persone con un’anima pura, di confrontarti...

20 Set

Madagascar/ Equilibrio sospeso

di Lucia Magni “Ora chiudete gli occhi, fate un bel respiro, apriteli ed uscite. Iniziate a camminare intorno ad Ambalakilonga. Concentratevi su quello che i vostri sensi percepiscono: Com’è l’aria? Che profumi sentite? Quale sensazione prova la vostra pelle? Quale suono vi attraversa?” Esco e inizio a camminare con le mani nelle tasche della giacca, provo ad accogliere quello che arriva… Sono partita senza aspettative, ho messo in valigia un barattolo di nutella, qualche vestito e tantissima voglia di accogliere e lasciarmi attraversare,...

30 Ago

Isola d’Elba/ La semplicità del noi

Scritto da Diana Fortini Quand’è stata quella volta che partire ti è sembrato un po’ come tornare a casa?Chiudo gli occhi e mi sembra una magia…Ritorno alle facce stanche e l’arrivo in tenda, gli sguardi timorosi e curiosi,camminare nel buio, addormentarsi tra la paura e la bellezza dei rumori del bosco.La giornata inizia a raccontarci i rituali della Mammoletta, la raccolta di frutta e verdura nell’orto, lo svegliarsi a vicenda, le moke giganti e le tazze ad aspettarci sulla lunga tavolata...

24 Ago

Isola d’Elba/ Il coraggio dei piedi scalzi

Scritto da Mariavittoria Sarnataro La Mammoletta è un posto magico fatto da persone coraggiose per altre persone coraggiose. Nel mondo fuori per prendere coraggio si indossa qualcosa: maschere, armature, ruoli. Qui invece bastano una manciata di ore per rendersi conto che funziona diversamente. Già dalle prime attività le riflessioni e gli interventi dei ragazzi e ragazze che questo luogo lo vivono da qualche anno lasciano di stucco per la profondità, consapevolezza e coraggio. Ci sono, si mettono in gioco, si espongono. “Il mio labirinto a...

20 Ago

Angola/ Il ritmo della confusione

Scritto da Chiara Farmehini Luanda, 10 agosto 2022 È rimasta solo un’ora prima di ripartire per l’Italia. Mi siedo nel portico davanti casa per riordinare un po’ i pensieri. Il vento muove le foglie degli alberi. Mi fermo ad ascoltarlo, ho sempre adorato questo fruscio delicato. In lontananza, sento anche i rumori della strada principale, sulla quale ogni giorno sfrecciano un numero strabiliante di macchine, che si sfiorano continuamente senza mai toccarsi, come in una danza dai ritmi imprevedibili. Sento anche i...

18 Ago

Cammino di Santiago/ La bellezza dell’incontro

Scritto da Maria Vitello Camminiamo passo dopo passo. Il sole, il caldo, la stanchezza e lo zaino iniziano a farsi sentire. Chi avverte i primi dolori muscolari, chi soffre per le vesciche, chi per i piedi, chi per la schiena… insomma ce n’è per tutte le salse! Tutto inizia ad alleggerirsi però, quando lungo il tuo cammino, incontri altri pellegrini, ognuno con la sua storia, ognuno con la sua personalità. Conosciamo M., un ragazzo che all’apparenza scontroso e di poche parole, si rivela essere una...

16 Ago

Isola d’Elba/ Diario di un viaggio dentro di me

Scritto da Erica Cavallin Mercoledì 20 luglio, Frecciarossa Dopo 2 anni di racconti, di meraviglie, di formazioni a distanza dentro un piccolo schermo in cui urlare e commuoversi e immaginarsi, parto per il mio viaggio senza frontiere. Finalmente prendiamo le nostre vere ossa e i nostri veri piedi, raccogliamo i nostri veri pensieri e andiamo: a me e alle mie compagne ci aspetta l’Elba, e non vedo l’ora di avere i piedi sporchi di terra, di sentire l’aria salmastra del mare e...

14 Ago

Angola/ L’altalena

Scritto da Elisabetta Pagliuca Siamo alla ludoteca dell’ospedale. Fuori c’è un piccolo parco con dei giochi. La casetta, lo scivolo, il dondolo e l’altalena. Già, l’altalena. O meglio le altalene. Sono quattro e oggi sono tutte occupate. I bambini ci salgono e provano a dondolarsi, ma non ci riescono da soli. Gambe penzoloni, braccia sulle catene che reggono la seduta, si guardano intorno. Chiedo se hanno bisogno di aiuto. “Empurra” mi dicono: “Spingi”. Io naturalmente lo faccio. Li spingo, tutti, a...