di Valentina Luise

Sono seduta sul divano di casa, a pochi giorni dal ritorno, e sfoglio un piccolo quaderno azzurro che ho scelto come diario personale di questo viaggio.

Ho scritto molto in tre settimane, ho scritto nelle giornate leggere e in quelle pesanti, ho scritto tra le lacrime e ho scritto sorridendo, ho scritto senza pensare e ho scritto pagine in cui ho pesato ogni singola parola, ho scritto alle 5 di mattina e alle 10 di sera.

Perché l’Honduras è stata così per, senza mezze misure.

C’è stata l’Honduras che mi ha accolto con una festa, tra balli, canti e interviste e l’Honduras del telegiornale con le sparatorie dietro casa.

C’è stata l’Honduras dei bambini che mi abbracciavano al mio ingresso nella scuola e l’Honduras di C. che se ne è andato senza salutare.

C’è stata l’Honduras del sole che mi accecava giocando a pallavolo e l’Honduras del vento forte seguito da una pioggia battente che ci costringeva a correre dentro casa.

Mi porto dietro le contraddizioni da questo viaggio, che sono state la chiave per  scoprire questo mondo speciale, fatto di uomini e donne alla ricerca di riscatto, in una terra che è stata privata delle sue ricchezze e la forza deve trovarla nelle sue viscere e nelle sue radici.

Io la forza per non indignarmi davanti a tanta ingiustizia l’ho trovata. E la tengo stretta nei miei ricordi, ancora vivi, dei giorni trascorsi. L’ho trovata nello sguardo di R. che mi racconta della sua fidanzata, che forse lo aspetta o forse no, ma è comunque la sua ragione per cambiare Vita, l’ho trovata nel brivido di emozione che ha scosso Vivi quando le bolle di sapone, che non poteva vedere, le hanno toccato il viso. L’ho trovata ascoltando la direttrice del collegio parlare come una mamma dei suoi alunni, l’ho trovata in Nico che è amico, padre e fratello per tutti i ragazzi della Casa e lo è stato per noi, l’ho trovata negli occhi sognanti delle mie compagne alla  prima esperienza di viaggio.

Dal divano di casa posso solo ringraziare la terra contraddittoria che è stata capace di accogliermi, di mettermi in crisi e di farmi vivere il viaggio scomodo che tanto mi ero augurata.

Vamos caminando, vamos dibujando el camino.

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