di Adriana Fernandes

Scrivere in questo momento è soltanto liberare la poesia che adesso esiste in me. Dentro la durezza dei sassi ci sono gli spiriti della natura. Negli abbracci dei bambini non ci sono motivi apparenti, ma motivi di profonda umanità. Che lo vogliamo o no, l’umanità è qui. E l’umanità esiste dentro ai bambini addormentati negli adulti-ragazzi della Casa Juan Pablo II, quando un tocco di carezza pittura la loro faccia, e si tramutano magicamente in “un samurai”. Esiste una grandezza dentro a questi sassi da dove escono gli uomini, l’anima e l’universo…

Il colore dell’Honduras è una mescolanza. Bambini colorati mostrano che possiamo essere unici e rispettati.

Sono un colore in mezzo ad un verde simbolico… Un bambino è caduto nella terra umida, e l’odore di sudore si mischiava all’odore della terra… e l’infanzia è andata avanti con i nostri ragazzi nel pomeriggio che tardava, a selezionare i fagioli.

Ed è così facile l’amore…

Arriva la notte e penso: mi mancheranno le risate e il silenzio degli sguardi.

Ma nella mattina che segue, la colazione sempre sotto l’albero mi dà una lezione di speranza e respiro. La natura è dolce ed il “padre nostro” è bellissimo.

La terra è ancora umida.

Piove (e piove qui dentro soprattutto).

E ancora la notte, ma questa volta, la notte con le vive lucertole…

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