Scritto da Francesca Cervo

Ci sono luoghi, momenti, persone…
Ci sono parole, gesti, suoni, rumori…
Ci sono persone che fanno educazione, persone che parlano di educazione, persone che ci provano e persone che ci riescono.

C’è chi di educazione non ne sa niente e invece potrebbe dirci tanto.
C’è chi dell’educazione ne ha fatta la propria casa e chi la propria vita.
Poi ci siamo noi, noi educatori che vogliamo essere sassolini nella scarpa, noi che vogliamo cambiare il mondo.
E ci sono io, io che ora sono qui e dell’educazione ne sto facendo il mio luogo di appartenenza.
In questi giorni ho visto sogni realizzarsi negli occhi di chi ha pensato e ha costruito pezzettino per pezzettino il progetto Human.

I sogni richiedono fatica, ed una lacrima liberatoria alla fine ci sta tutta!

Tra queste lacrime, sorrisi e preparativi. Tra l’emozione e la sorpresa che si respirava all’interno di Ambalakilonga, mi sono detta “CI SONO” sto facendo parte di qualcosa che cambierà una piccola parte di mondo.
Venti ragazzi hanno deciso di mettersi in cammino di accettare la sfida dell’educazione. “Dopo 1240 ore il mondo sarà migliore grazie a noi educatori in formazione”. Queste sono alcune delle parole dette da Don Mazzi ai ragazzi della scuola.

In questa casa, che parla di educazione, sentire il senso dell’appartenenza è facile. Basta vivere con semplicità, saper cogliere le varie sfumature delle persone che ti circondano. Non cadere nei tranelli dell’imprevisto. Molto spesso ci chiediamo dove siamo, quale sia la nostra casa e in questi giorni l’ho scoperta. La mia casa è quella in Italia, che mi rasserena, è questa, che in quest’anno mi sta ospitando, è quel salone dove ci vediamo per la formazione, è quella macchina piena di risate, è quella strada calpestata.

La casa è quel luogo che mi strappa un sorriso nient’altro e in questi giorni pieni di risate sento di appartenere a questa casa così grande che chiamiamo Esf. Una casa che profuma di abbracci e riscalda di parole.

La grande potenza dell’educazione è questo, farci sentire parte di qualcosa, parte di un gruppo in movimento… perché l’educazione non si fa mai da soli, l’educazione si fa insieme.

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