Scritto da Chiara Pocaterra

In una sola vita quante volte si può morire e poi rinascere?
Io a 19 anni sono nato due volte. Eh già, perché quando sono entrato qui, due anni e mezzo fa la mia vita è finita. Ed è così che per un lungo tempo mi sono sentito: morto dentro.
Quando sono arrivato in questo carcere minorile non mi rendevo conto di ciò che avevo fatto e quindi non accettavo di dover trascorrere tre anni qui dentro.

Ancora oggi, qualche volta vorrei scavalcare queste alte mura e scappare via di qui, andare lontano, in un’altra città in cui nessuno mi conosce e ricostruirmi una nuova vita. Ma poi capisco che questa non sarebbe la strada giusta per ripartire. Queste alte mura che ci contornano e ci impediscono di guardare fuori è come se ci volessero comunicare che ora è il tempo per guardarsi dentro. Sono rinato così: quando ho iniziato a comprendere che la lunga attesa qui dentro doveva essere un’opportunità per cercare di capire e ripartire.

E così giorno dopo giorno aspetto, cercando di cambiare prospettiva per essere pronto ad osservare un nuovo orizzonte che non conosce mura.
Cerco di approfittare delle lezioni di falegnameria, di quelle di computer e di quelle di elettricista per capire quale potrà essere la mia strada. Ho scoperto che mi piace disegnare e con l’impegno e la pratica sto migliorando. Ho anche riscoperto il piacere dello stare insieme con semplicità, facendo qualche chiacchera, una partita a scacchi o a dadi insieme agli altri ragazzi.

Certo, le giornate qui non sono sempre facili. Ci sono alcuni giorni che sembrano infiniti, trascorrono così lenti che non so come arrivare a sera. E così penso molto, finché i pensieri non mi si aggrovigliano in testa, come un gomitolo di filo.

Allora prendo il mio uncinetto e creo un altro cappellino, procedendo con la ripetitività dei punti che conosco, punto dopo punto ritrovo un po’ di ordine…Quanti cappellini ho creato in questi anni!
Questa volta penso che lo regalerò a Julio che mi sembra stia passando un periodo difficile e così come a me sono stati donati nuovi occhi, spero di potergli regalare anche a lui un nuovo sguardo.

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