Quando il costo della vita, supera il sopportabile.

Di Rosario Volpi

La gente vede diminuire di giorno in giorno il loro potere d’acquisto e lancia l’allarme per l’aumento dei prezzi degli alimenti di prima necessità. Il prezzo della farina, dello zucchero e dell’olio, ma anche del caffè e del sapone, sono aumentati moltissimo nelle ultime settimane. Sale vertiginosamente il prezzo del gasolio e quello degli affitti, i cittadini malgasci sono sempre più in difficoltà.

Da qualche mese il prezzo del riso, che i malgasci consumano tutti i giorni ad ogni pasto non cessa d’aumentare, i prezzi sono raddoppiati. Prima un chilo di riso costava 1000 ariary, adesso, quasi 2000 ariary. Ogni anno vengono consumate in Madagascar più di due milioni le tonnellate di riso, e i raccolti di quest’anno non si annunciano buoni e sufficienti a causa della siccità al sud e delle catastrofi naturali nel resto del Paese. Le zone del sud già duramente provate dall’insicurezza alimentare e dalla malnutrizione cronica, sono state messe in ginocchio da una prolungata siccità. Nel nord-est del paese, le risiere e le coltivazioni di vaniglia sono state devastate nel marzo scorso dal ciclone Enawo. In tutta l’Isola quasi la metà dei bambini sotto i 5 anni soffre di malnutrizione cronica. Una situazione insostenibile su cui purtroppo sguazzano gli avvoltoi sempre pronti a speculare economicamente sulla pelle della gente. I malgasci reclamano un intervento delle istituzioni nazionali, misure concrete dal governo per ritornare a prezzi abbordabili per tutti, e a sperare che la situazione trovi presto una soluzione. Noi, a loro fianco, cerchiamo di dar voce a queste reali e gravi difficoltà, auspicando che le istituzioni tornino a fare il loro lavoro per il bene pubblico, per il bene della gente, e a sperare che ci sia sempre tanta gente generosa pronta a fare qualcosa e ad impegnarsi per aiutare questi nostri amici del Madagascar.

 

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